S ilenzio radio. Protagonisti un arbitro al debutto sui verdi prati della Serie A e un veterano al Video Assistant Referee, supporto tecnologico infallibile e diventato praticamente discrezionale. Teatro, lo stadio “Ferraris” di Genova, dove Sampdoria e Cagliari - fino al minuto numero 65 - avevano guadagnato un punto a testa. Nell'area del Cagliari arriva una palla da biliardo che attraversa tutta l'erba di fronte al portiere Cragno, c'è un contatto fra il difensore Pellegrini e l'attaccante Gabbiadini, una carezza, un soffio, la mano del rossoblù che cerca il contatto con la maglia del blucerchiato. Gabbiadini, vecchio lupo di mare, vola via neanche l'avesse colpito un tiratore scelto da un palazzo di Marassi, il più popolato quartiere di Genova.

L'arbitro si chiama Luca Massimi, è un ragazzino alla prima esibizione a questo livello. Fischia subito, poi aspetta il conforto di Paolo Silvio Mazzoleni, numero uno degli arbitri italiani per partite dirette, collegato via radio dalla postazione Var. Niente, nessun dubbio, the show must go on e allora Quagliarella può celebrare il suo mito con il gol numero 17. Il Cagliari va sotto, da una parte Giampaolo pesca i big dalla panchina e dall'altra Maran trova solo ragazzini o veterani. I rossoblù perdono ancora, sono undici le sconfitte in questa stagione tribolata. Società e tifosi ingoiano con rabbia questo schiaffone tecnologicamente avanzato, con il finissimo replay utilizzato nel primo tempo per salvare Deiola (opinabile) e tenuto spento per l'episodio più dubbio. Silenzio radio, andrà meglio la prossima, speriamo.
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