A lla fine del 2009, allo scoppio della crisi immobiliare di Dubai, in una notte i parcheggi dell'aeroporto si riempirono di Rolls-Royce. Quelle che non trovarono spazio furono lasciate per le strade e persino nel deserto: una visione impressionante. Erano tutte automobili in leasing, abbandonate da chi non poteva più pagare le rate mensili, le migliaia di persone che preferirono semplicemente fuggire dalla città lasciandosi alle spalle debiti non più onorabili.

Lo stesso capitò per gli immobili, con una differenza: chi li aveva acquistati, e a cifre iperboliche (come David Beckham, proprietario di una villa a Palm Island), si ritrovò da un momento all'altro con un valore nullo della proprietà. Chi li aveva affittati o presi in leasing, poté invece abbandonarli da un giorno all'altro, bloccando le proprie perdite. Per la cronaca, Dubai fu poi salvata da un prestito miliardario, oggi ripagato, concesso dall'emirato di Abu Dhabi. (...)

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