Quando ha annunciato la sua candidatura all’Eliseo (“Per salvare la Francia e i suoi valori minacciati dall’immigrazione e dall’Islam”) alcuni sondaggi lo davano addirittura davanti a Marine Le Pen, favorito per andare al ballottaggio presidenziale contro Emmanuel Macron. Ora è leggermente in calo, ma Eric Zemmour è senz’altro il nuovo volto dell’estrema destra francese.

L’ex polemista televisivo, che ha annunciato al sua candidatura alle presidenziali del 2022 lo scorso 30 novembre, oggi ha tenuto il suo primo grande comizio elettorale davanti a migliaia di militanti giunti al Palazzo delle Esposizioni di Villepinte, banlieue a nord di Parigi.

Un evento segnato da momenti di alta tensione. Poco prima di salire sul palco, il 63enne candidato è stato strattonato da individuo che secondo BfmTv avrebbe già dei precedenti. Scintille anche durante l'intervento di Zemmour, quando in fondo alla sala sono scattati tafferugli e sedie lanciate in aria tra attivisti antirazzisti ed alcuni militanti di estrema destra. Almeno due persone avevano il volto insanguinato dopo gli scontri, tra cui una militante di Sos Racisme.

A Parigi circa 2.200 persone hanno sfilato contro la discesa in campo del candidato anti-Islam e anti-migranti, già due volte condannato per istigazione all’odio razziale.

Il leader del neonato movimento politico “Reconquete”, Riconquista (un chiaro riferimento storico alla “Reconquista spagnola sulla dominazione musulmana”), è entrato in scena dinanzi ai 15 mila presenti in sala a metà pomeriggio, accolto da ovazioni e un tripudio di bandiere francesi.

“Se vinco quest'elezione, non sarà l'ennesima alternanza ma l'inizio della riconquista”, ha assicurato rivolgendosi al pubblico composto di tanti giovani, quasi tutti bianchi. “Il popolo francese - ha continuato - è qui da mille anni. E non ha detto l'ultima parola".

Il discorso, circa un’ora, è stato quasi tutto incentrato su temi identitari: “Non sono razzista, voglio difendere la nostra identità”, ha detto, respingendo al mittente anche le accuse di fascismo ("Ma fatemi il favore...”).

Poi è tornato a tuonare contro i flussi migratori che “minacciano il Paese”, secondo la controversa teoria del “grand remplacement”, vale a dire la sostituzione della Francia “bianca” con i francesi di origine straniera. "L’immigrazione zero diventerà un obiettivo chiaro della nostra politica”, ha scandito.

Zemmour promette l’abolizione dello Ius soli e l’espulsione sistematica “di tutti i clandestini presenti sul territorio”. “Prima della prossima estate – ha detto – voglio limitare il diritto d’asilo a una manciata di individui”, assicurando però di voler “tendere la mano a quei musulmani che vogliono diventare nostri fratelli assimilandosi alla nostra società”.

Ex giornalista e polemista dei talk show, letteralmente ossessionato dal tema migranti e da questioni identitarie, Zemmour ha parlato anche di altro. Ha promesso di reindustrializzare la Francia e, pur senza invocare l’uscita dalla Ue, ha rivolto dure critiche all’Unione europea, annunciando inoltre che se eletto farà uscire Parigi dal comando integrato della Nato.

(Unioneonline/L)

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