«La superiorità aerea di Mosca sta frenando i nostri uomini, la nostra controffensiva è in difficoltà». Lo ha dichiarato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky nel suo discorso serale, lamentando anche il rallentamento degli aiuti militari da parte dell’Occidente e delle sanzioni contro Mosca. «L'offensiva mondiale delle sanzioni deve riprendere», ha spiegato Zelensky, rafforzando quanto detto oggi in occasione del Forum strategico europeo di Yalta a Kiev.

Per il leader «stiamo assistendo a una pausa troppo lunga nelle sanzioni da parte dei nostri partner, i tentativi della Russia di aggirare le sanzioni sono troppo attivi». E invocando il potere del “mondo libero”:  «Le vostre aziende, prodotti e tecnologie non devono e non possono essere usate per combattere la libertà».

Tre le priorità indicate da Zelensky: «Sanzioni contro il settore energetico russo, vere e proprie restrizioni alla fornitura di chip e microelettronica ai terroristi in generale, e ulteriore blocco del settore finanziario di Mosca». Poi l’accusa contro Putin, che avrebbe ordinato l’omicidio del capo della Wagner Prigozhin: «Putin è sgonfio - come uomo, come politico. Lo ha ucciso, almeno queste sono le informazioni che abbiamo». 

(Unioneonline/v.f.)

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