Volo dirottato a Minsk, il presidente Lukashenko: “Abbiamo agito legalmente”
Il capo di Stato ha dichiarato che nessun jet militare ha forzato l’atterraggio dell’aereo di Ryanair
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Il presidente bielorusso Alexander Lukashenko ha detto di aver agito legalmente per quanto riguarda l'atterraggio forzato del volo Ryanair a Minsk, a cui è seguito l’arresto di un oppositore politico, il giornalista Roman Protasevich.
"Ho protetto le persone, in conformità con tutte le norme internazionali", ha affermato il capo di Stato.
Inoltre, ha bollato come una "bugia assoluta" l’ipotesi che un jet militare possa aver forzato l'atterraggio del volo commerciale.
“Gli attacchi contro il nostro Paese hanno superato una linea rossa”, ha aggiunto, dopo le condanne della comunità internazionale e le sanzioni disposte dell’Unione europea.
"Come avevamo previsto, i malintenzionati esterni e interni hanno cambiato i metodi di attacco al Paese: hanno attraversato molte linee rosse e hanno superato i confini del buon senso e della moralità umana", ha affermato ancora Lukashenko.
L'Occidente è passato "dall'organizzazione delle rivolte" alla fase dello "strangolamento", ha tuonato il presidente, "la ricerca di nuove vulnerabilità è in corso e questo non è solo diretto contro di noi: siamo un terreno di prova, un sito sperimentale prima di muovere verso est". Chiaro il riferimento alla Russia: "Dopo aver testato noi, andranno lì", ha concluso.
(Unioneonline/F)