Crollano le azioni Facebook a Wall Street dopo il caso Cambridge Analytica: nell'avvio delle contrattazioni, il titolo cede il 5%, a 176 dollari.

La società di analisi dati è accusata di aver "rubato" i dati di cinquanta milioni di utenti, al fine di usare le loro informazioni riservate per influenzare i risultati delle elezioni presidenziali americane, ma anche della Brexit.

Di proprietà del miliardario Robert Mercer, la Cambridge Analytica all'epoca dei fatti aveva tra i vertici anche Steve Bannon, consigliere personale e stratega della campagna elettorale di Donald Trump.

Entro la fine del 2015, Facebook, che ha dichiarato di aver sospeso il rapporto con Cambridge Analytica, aveva scoperto che erano state raccolte informazioni su scala senza precedenti ma non aveva diffuso alcun avvertimento agli utenti.

Dal canto suo il social network ha precisato che "non si è trattato di un furto di dati. La gente decide di condividere i dati con app e se queste applicazioni non rispettano gli accordi con noi e con gli utenti è una violazione" spiega Andrew Bosworth, manager di Facebook.

(Unioneonline/s.a.-D)
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