Continua il testa a testa tra Donald Trump e Joe Biden per la presidenza degli Stati Uniti d'America.

Dopo la chiusura dei seggi, negli Usa prosegue senza sosta lo spoglio elettorale, con i due candidati alla ricerca dei 270 fatidici grandi elettori per conquistare così la Casa Bianca. Il New York Times al momento assegna 227 grandi elettori a Biden e 213 a Trump. Tutto però è in bilico, anche per quanto riguarda la sfida nella sfida tra repubblicani e democratici alla Camera e al Senato.

"Siamo sulla strada per vincere queste elezioni, ma ci sarà da contare fino all'ultimo voto", ha detto il candidato democratico parlando, attorno alle 6.30, ora italiana, dal suo quartier generale. Anche il presidente uscente Trump ostenta sicurezza, ma evoca brogli: "Provano a rubare i voti", ha attaccato, aggiungendo: "Siamo avanti e non glielo consentiremo". Un post che è stato poi segnalato da Twitter come "fuorviante". The Donald ha quindi parlato dalla Casa Bianca, poco dopo le 8 del mattino (ora italiana). "Ringrazio gli americani, abbiamo vinto ovunque, risultati fenomenali", ha detto The Donald, rivendicando il successo e pungendo ancora: "Se non ho vinto allora è una frode".

Parole "scandalose e senza precedenti", afferma lo staff di Joe Biden: "Uno sforzo di strappare ai cittadini americani i loro diritti democratici. E' senza precedenti perché mai nella storia un presidente ha cercato di soffocare la voce degli americani in un'elezione nazionale".

Joe Biden (a destra) e Donald Trump (Ansa)
Joe Biden (a destra) e Donald Trump (Ansa)
Joe Biden (a destra) e Donald Trump (Ansa)

LO SPOGLIO - I battlegrounds - ovvero le battaglie scheda su scheda - hanno caratterizzato lo spoglio in molti Stati, con il presidente uscente che ha prevalso - guardando agli Stati in bilico o comunque solitamente decisivi - in Texas, Georgia, Florida (e gli altri Stati del Sud) e in Ohio, Iowa e Montana, mentre lo sfidante democratico si è aggiudicato California, Oregon e Minnesota, oltre a Colorado, New Mexico, Illinois, Stato di New York, Stato di Washington e Hawaii.

Ma la battaglia più serrata è quella nel Midwest. E l'attesa per l'annuncio del vincitore sembra prolungarsi: ci vorrà più tempo infatti per calcolare il voto negli "Swing States" di Michigan, Wisconsin e Pennsylvania. In Michigan, dove il candidato dem recupera terreno, si potrebbe attendere anche fino a venerdì. E decisivo sarà il conteggio dei voti espressi per posta.

Anche in Wisconsin, secondo quanto riportato dai media, la commissione elettorale indica un vantaggio di Biden. Se dovesse vincere in Nevada (risultati definitivi non prima di domani), Arizona (praticamente sua), Michigan e appunto Wisconsin, l'ex vicepresidente di Obama arriverebbe esattamente a quota 270.

"Biden è avviato alla vittoria", ribadiscono dall'entourage dell'ex vicepresidente.

Trump è invece avanti in Pennsylvania, North Carolina, Georgia: solo con questi Stati e i tre punti dell'Alaska arriverebbe a 267. Ma tutto è ancora da vedere. Il presidente uscente - che ha commentato la rimonta del rivale negli Stati chiave con un polemico "c'è qualcosa di strano" - ha già confermato l'intenzione, in caso di scarto esiguo a suo sfavore, di dare battaglia legale per impugnare il risultato.

(Unioneonline/l.f.-D)

Vedi anche:

- LA CRONACA DELL'ELECTION DAY

- Video - Melania al seggio (senza mascherina):

- Video - Trump: "Frode in corso, andremo alla Corte suprema"

- LE FOTO DAI SEGGI:

Usa, Trump contro Biden: le immagini dai seggi
Usa, Trump contro Biden: le immagini dai seggi
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Elettori a Washington (Ansa)
Elettori a Washington (Ansa)
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Un seggio in Virginia (Ansa)
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Il voto elettronico (Ansa)
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