Negli Usa esplode il caso Tyre Nichols, 29enne afroamericano morto dopo tre giorni di agonia a causa delle ferite riportate durante un pestaggio da parte di cinque agenti, afroamericani anch’essi, nella città di Memphis, in Tennessee.

Dell’accaduto sono stati diffusi alcuni video, che immortalano le botte.

Una clip, in particolare, mostra gli agenti che trascinano Nichols fuori dall’auto, mentre il giovane urla: «Dannazione, non ho fatto niente ... sto solo cercando di tornare a casa».

Poi gli agenti lo costringono a terra mentre gli ordinano di sdraiarsi sulla pancia, spruzzandogli in faccia uno spray al peperoncino.

Nichols a quel punto si libera, si alza in piedi e corre lungo una strada mentre gli agenti lo inseguono, sparando contro di lui con il taser.

Un altro video mostra una successiva colluttazione dopo che gli agenti hanno raggiunto di nuovo Nichols: nelle immagini due poliziotti tengono fermo a terra il 29enne mentre un terzo lo prende a calci e un quarto gli sferra colpi con quello che sembra essere bastone, prima che un altro agente lo percuota.

L’accaduto, come detto, ha destato scalpore e indignazione. 

I cinque poliziotti sono ora accusati di omicidio di secondo grado, aggressione, sequestro, cattiva condotta e abuso. 

Per tutti il Dipartimento ha già ordinato il licenziamento. 

(Unioneonline/l.f.)

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