Resta altissima la tensione in Europa Orientale. In queste ore i Paesi del G7, al termine della Conferenza di Monaco, hanno nuovamente chiesto a Mosca di ritirare le truppe al confine con l’Ucraina, temendo un attacco che, secondo l’intelligence Usa, è sempre più “imminente”. 

E secondo il segretario della Nato Jens Stoltenberg, tale attacco sarebbe “completo”. Parole che lasciano intendere che, in caso di invasione, la Russia non si accontenterebbe del Donbass, ma che punterebbe invece alla caduta di Kiev. 

Intanto, i separatisti filo-russi nell'est dell'Ucraina hanno invitato la popolazione alla “mobilitazione generale” e nuovi incidenti si sono registrati proprio nel Donbass, dove due soldati di Kiev sono rimasti uccisi in combattimento.

In questa situazione di continua escalation, mentre Francia e Germania invitano i propri connazionali a lasciare l’Ucraina, il leader di Kiev Zalenski avverte l'Occidente: “Noi siamo lo scudo dell'Europa contro l'esercito russo. Difendeteci o faremo da soli”.

Le ultime notizie. 

Nato: “Segnali di un attacco completo” – Tutti i segnali suggeriscono che la Russia pianifica un attacco "completo" contro l'Ucraina. Lo ha detto il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg. Proprio la Nato ha trasferito il suo staff ucraino dalla capitale Kiev alla città di Lviv e a Bruxelles per "ragioni di sicurezza".

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G7: “Non vediamo prove della riduzione delle attività militari di Mosca”

"Come primo passo", affermano i ministri del G7, "ci aspettiamo che la Russia attui l'annunciata riduzione delle sue attività militari lungo i confini dell'Ucraina. Non abbiamo visto prove di questa riduzione. Giudicheremo la Russia in base alle sue azioni".

Il G7 "ha preso atto degli ultimi annunci della Russia che è disposta a impegnarsi diplomaticamente. Sottolineiamo il nostro impegno nei confronti della Russia a proseguire il dialogo su questioni di interesse reciproco, come la sicurezza europea, la riduzione dei rischi, la trasparenza, il rafforzamento della fiducia e il controllo degli armamenti".

I ministri degli Esteri ribadiscono "l'impegno incrollabile per la sovranità e l'integrità territoriale dell'Ucraina entro i suoi confini e acque territoriali riconosciuti a livello internazionale". E "riaffermano il diritto di qualsiasi stato sovrano di determinare il proprio futuro e le proprie disposizioni di sicurezza".

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Francia e Germania ai connazionali: “Lasciate il Paese”

Francia e Germania chiedono ai loro cittadini in Ucraina di lasciare il Paese visto che i rischi di un attacco imminente aumentano.

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G7 Esteri: “Mosca ritiri le truppe”

I ministri degli Esteri del G7 rimangono "gravemente preoccupati per il minaccioso accumulo di presenza militare russa intorno all'Ucraina, la Crimea e la Bielorussia" e chiedono a Mosca di "scegliere la via della diplomazia", "ritirare in modo sostanziale le forze militari dai confini dell'Ucraina e rispettare pienamente gli impegni internazionali". E quanto si legge nel documento finale del vertice di Monaco. In cui si avverte Mosca che "qualsiasi ulteriore aggressione militare contro l'Ucraina avrà enormi conseguenze, comprese sanzioni finanziarie ed economiche coordinate su un'ampia gamma di obiettivi settoriali e individuali".

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Di Maio: "Diplomazia strada maestra”

Alla riunione del G7 Esteri a Monaco "ho aggiornato i miei colleghi su quanto discusso con i ministri Kuleba e Lavrov a nelle mie missioni a Kiev e Mosca. Entrambi hanno confermato di voler trovare una soluzione diplomatica". Lo scrive il ministro degli Esteri Luigi Di Maio su Fb, sottolineando che "questa è la strada maestra da seguire, non ci sono alternative". "L'Italia sostiene l'integrità territoriale e la piena sovranità dell'Ucraina" ma "è imprescindibile il dialogo con la Russia. Ne ho discusso anche con il Segretario di Stato Usa Antony Blinken". E l'Italia "darà il massimo per favorire il dialogo tra le parti".

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Zelensky: “Vorrei incontrare Putin”

Il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, ha proposto un incontro con Vladimir Putin, in un momento in cui i timori di un'invasione russa in Ucraina sono al massimo livello. "Non so cosa voglia il presidente russo, ecco perché suggerisco di incontrarci", ha detto Zelensky alla conferenza sulla Sicurezza di Monaco.

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Secondo soldato ucraino ucciso nel Donbass

Un secondo soldato ucraino è rimasto ucciso nei combattimenti nel territorio separatista del Donbass. Lo annuncia l'esercito di Kiev.

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Colpi di mortaio durante la visita del ministro degli Interni

Colpi di mortaio sono esplosi nei pressi dell'area dove si trovava il ministro degli interni ucraino Denys Monastyrsky, in visita al fronte nell'est del Paese. Lo hanno riferito i giornalisti dell'Afp. Non si segnalano feriti. Le esplosioni si sono verificate vicino al villaggio di Novo Lugansk, sulla linea del fronte con i separatisti filo-russi.

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Zelensky: “Difenderemo il nostro Paese anche da soli”

"Noi difenderemo il nostro paese con o senza partner". Lo ha detto il presidente dell'Ucraina Volodymyr Zelensky, intervenendo alla conferenza di Sicurezza di Monaco. "Tutti devono capire che non stiamo chiedendo una donazione. Si tratta del vostro contributo alla sicurezza europea e internazionale", ha aggiunto. L'Ucraina è "lo scudo dell'Europa" contro l'esercito russo, ha affermato inoltre Zelensky.

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Lufthansa sospende i voli verso l’Ucraina

La Lufthansa sospenderà i voli verso Kiev e Odessa, in Ucraina, a partire da lunedì. Lo riferisce il portavoce della principale compagnia aerea tedesca.

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Dalla Ue assistenza di Protezione civile all’Ucraina

"L'Ue offre piena solidarietà al popolo ucraino, anche con un sostegno concreto. Una volta che l'Ucraina ha chiesto la nostra assistenza, abbiamo lavorato 24 ore su 24 per aiutare le autorità. L'assistenza immediata di protezione civile è in arrivo. La Slovenia, la Romania, la Francia, l'Irlanda e l'Austria hanno fatto le prime offerte e mi aspetto altra assistenza nei prossimi giorni da altri Stati membri dell'Ue". Lo fa sapere il Commissario per la gestione delle crisi, Janez Lenarčič, in un comunicato.

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Johnson: “Momento pericoloso per il mondo, dobbiamo stare insieme”

Boris Johnson ritiene che "questo momento sia molto pericoloso per il mondo". Lo ha detto il premier britannico a Monaco di Baviera, riferendo quanto ha affermato nell'ultimo colloquio con Emmanuel Macron, Olaf Scholz, Joe Biden e Mario Draghi. "Non dobbiamo sottovalutare il rischio" che si corre attualmente in Ucraina. Ecco perché dobbiamo essere saldamente insieme", ha aggiunto.

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Cina: “Le preoccupazioni russe vanno rispettate”

"Noi siamo per la salvaguardia delle frontiere. La Cina è per la tutela della sovranità l'indipendenza di tutti i Paesi e l'Ucraina non fa eccezione". È quello che ha detto il ministro degli Esteri cinese Wang Yi, intervenendo alla conferenza di sicurezza di Monaco. Il capo della diplomazia di Pechino ha però affermato che "anche le preoccupazioni della Russia dovrebbero essere rispettate".

"Speriamo che si possa arrivare a una soluzione che garantirebbe sicurezza e stabilità in Europa", ha aggiunto.

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Truppe russe “pronte a colpire”

Le truppe russe al confine con l'Ucraina "sono pronte a colpire". Lo afferma il segretario alla Difesa Usa, Lloyd Austin, durante una visita in Lituania. "Si stanno dispiegando e sono pronti a colpire", ha detto aggiungendo che i soldati "si stanno spostando nelle posizioni giuste per essere in grado di condurre un attacco". 

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Von der Leyen: “L’attacco costerebbe alla Russia un futuro prospero”

Un intervento militare in Ucraina "potrebbe costare alla Russia un futuro prospero". Lo ha detto la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, intervenendo alla Conferenza sulla Sicurezza di Monaco.

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Cannonata in territorio russo

Una cannonata è esplosa in territorio russo a un chilometro dal confine con l'Ucraina nella regione di Rostov sul Don. "L'esplosione - scrive l'agenzia russa Interfax - è avvenuta a 300 metri da una casa nel villaggio di Mityakinskaya alle 04.00 ora di Mosca" (le 02.00 italiane). La granata di cannone non ha causato morti né feriti, ed è stata riferita alle forze di sicurezza dai residenti.

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“Biden sminuisce le richieste di Mosca”

Anatoly Antonov, ambasciatore russo a Washington, ha dichiarato che l'accusa del presidente Usa Joe Biden alla Russia di essere responsabile per l'escalation in Ucraina è solo un tentativo di "sminuire" le richieste di sicurezza di Mosca. "Vorrei richiamare l'attenzione sulle ripetute dichiarazioni della leadership russa che noi non abbiamo alcun piano di aggressione nei confronti del popolo fratello dell'Ucraina”.  "Gli Stati Uniti - prosegue il diplomatico - continuano a imboccare l'opinione pubblica con palesi bugie", come la “narrazione” che fanno “della nostra disponibilità ad accogliere pacifici residenti del Donbass che temono per la propria vita un elemento di propaganda che servirebbe a giustificare una 'imminente invasione' dell'Ucraina".

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Primo treno con rifugiati del Donbass

Il primo treno con a bordo oltre 1.000 rifugiati del Donbass è in arrivo nella regione russa di Rostov, al confine con l'ucraina. Lo rendono noto le ferrovie del Caucaso del nord.

(Unioneonline)

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