Ancora missili russi, ancora macerie, ancora morti tra i civili nell'orrore della guerra.

Sventrato un condominio nella città di Dnipro: almeno 20 i morti, tra cui una 15enne, e decine di feriti, tra cui diversi bambini, il più piccolo di appena tre anni.

Il presidente ucraino Voldymyr Zelensky promette che non ci sarà alcuna pietà, contro il "terrore" di Mosca: «Il mondo deve fermare il male», ha invocato. Mentre il ministro degli Esteri Dmytro Kuleba ha fatto appello a G7 e Ue per nuove sanzioni che possano «uccidere l'industria dei missili e droni» russa.

Un attacco missilistico su vasta scala quello dei russi: a Kiev sono state colpite infrastrutture critiche e 28 edifici residenziali, senza fare vittime. L'allarme ha risuonato in tutte le regioni, seguito da una seconda ondata di esplosioni a Kiev e in tutte le oblast del Paese, anche a ovest. I raid hanno colpito le già martoriate infrastrutture strategiche e reti elettriche, anche a Leopoli e Kharkiv, portando nuovi blackout di emergenza nella maggior parte delle regioni.

Al fronte resta aperta la questione Soledar, con l'esercito di Kiev che ancora una volta sostiene di controllare la città, negando le rivendicazioni di Mosca di averla conquistata.

E Zelensky torna a chiedere le armi all'Occidente. Perché "il terrore" di Mosca può essere fermato solo "sul campo di battaglia in Ucraina", ha detto il leader ucraino. Che ha incassato l'impegno del premier britannico Rishi Sunak a fornire a Kiev i tanto desiderati carri armati Challenger 2, dopo la promessa della Polonia di fornire i tank Leopard.

A Kiev intanto c'è attesa per la visita della premier Giorgia Meloni. «Abbiamo ascoltato molte dichiarazioni a favore dell'Ucraina da parte sua», ha affermato Andriy Yermak, capo dell'ufficio del presidente ucraino. «Penso che l'Italia potrebbe essere uno dei Paesi che porterà l'Ucraina alla vittoria».

(Unioneonline/L)

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