Diciottesimo giorno di guerra in Ucraina. Dopo aver bersagliato la parte orientale del Paese invaso, le truppe russe stanno intensificando l’offensiva sulle città a ovest, a poche decine di chilometri dalla Polonia, dunque dai confini dell’Unione Europea.

L’aviazione di Mosca ha colpito un campo di addestramento militare alla periferia di Leopoli, mietendo almeno 35 morti e decine di feriti. Nel complesso, dicono fonti ucraini, al momento del raid sarebbero stati presenti anche istruttori militari stranieri. 

Un nuovo attacco russo, inoltre, ha preso di mira la base aerea di Ivano-Frankivsk, situata anch’essa nella parte occidentale del territorio ucraino. 

Nonostante il fronte della guerra continui pericolosamente ad avvicinarsi all’Ue, la Nato ribadisce comunque la sua contrarietà alla creazione di una “no fly zone” in Ucraina. "Non cerchiamo alcuna guerra con la Russia", ha detto il segretario generale dell’Alleanza, Jens Stoltenberg. "Questo significa che le forze russe dovrebbero essere attaccate, il che comporterebbe uno scontro diretto e si rischierebbe un'escalation incontrollabile".

Del conflitto ha parlato anche Papa Francesco durante l’Angelus: “In nome di Dio fermate questo massacro”, ha detto il pontefice.

Intanto, sia da Mosca che da Kiev confermano spiragli per il prosieguo dei negoziati per arrivare al cessate il fuoco.

Gli aggiornamenti di ora in ora (QUI tutti gli articoli sulla crisi ucraina)

Ore 22.15 – Zazo: “Putin non accetterà una sconfitta, il momento è pericoloso”

"Putin non potrà mai accettare l'umiliazione di una sconfitta militare. L'orgoglio russo si bassa soprattutto sulla potenza militare. Non credo a una guerra mondiale perché la Nato non la vuole, ma il momento è abbastanza pericoloso". Lo ha detto l'ambasciatore d'Italia in Ucraina, Pier Francesco Zazo, intervistato a Che tempo che fa su Rai 3, in collegamento da Leopoli.

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Ore 21.15 – In Ucraina ci sono 400 italiani

""Gli italiani in Ucraina erano inizialmente 2.000, ora sono 400. Molti di loro vogliono rimanere perché hanno la loro vita in Ucraina, con mogli e figli. Ma alcuni sono purtroppo intrappolati, non riescono a lasciare il Paese". Lo ha detto l'ambasciatore d'Italia in Ucraina, Pier Francesco Zazo, intervistato a Che tempo che fa su Rai 3. in collegamento da Leopoli.

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Ore 20.50 – “Mosca ha chiesto assistenza militare a Pechino”

La Russia ha chiesto alla Cina assistenza militare per sostenere l'invasione dell'Ucraina. Lo riporta il Financial Times citando fonti americane, secondo le quali Mosca avrebbe chiesto attrezzature militari e altra assistenza militare a Pechino fin dall'inizio dell'invasione.

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Ore 20.30 – Guerini: “Nato non permetterà attacco all’Europa”

La Nato non permetterà che alcun "centimetro dell'Europa" venga attaccato dalla Russia. Lo ha detto il ministro della Difesa, Lorenzo Guerini, a Che tempo che fa. Spiegando che non si potrà fare la No flay zone "che "significherebbe fare la guerra con la Russia, ha ricordato il sostegno all'Ucraina e le sanzioni a Mosca "che sono importanti".

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Ore 20.20 – Oltre 140mila civili evacuati

Sono oltre 140mila i civili evacuati dalle zone di conflitto in Ucraina. Lo ha riferito la vicepremier di Kiev, Iryna Vereshchuk, citata dal Guardian, sottolineando che ancora una volta un convoglio umanitario diretto a Mariupol non è riuscito a raggiungere la città assediata a causa dei raid russi.

Nelle scorse ore, il presidente Volodymyr Zelensky aveva parlato di 125mila evacuati.

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Ore 19.15 – Domani nuovi colloqui in videoconferenza

I colloqui tra la delegazione russa e quella ucraina riprenderanno domani, ma ancora in videoconferenza. Lo ha annunciato il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, citato dalla Tass.

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Ore 18.53 – Onu: 596 vittime civili da inizio guerra

Sono almeno 596 i civili uccisi dall'inizio del conflitto in Ucraina, 18 giorni fa. Tra questi, 43 sono bambini. Lo afferma l'ufficio dell'Alto commissariato dell'Onu per i diritti umani (Ohchr), secondo cui i civili feriti sono saliti a 1.067, di cui 57 bambini. Nel precedente bilancio di ieri, l'agenzia delle Nazioni Unite aveva parlato di 579 vittime e 1.002 feriti.

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Ore 18.39 – Due morti dopo il raid sulla scuola

È di almeno due morti e due feriti il bilancio del raid russo di questo pomeriggio su una scuola a Mykolaiv, nel sud dell'Ucraina. Lo riferiscono i servizi d'emergenza locali. 

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Ore 17.40 – Turchia: “Mosca e Kiev si sono fatte più vicine”

Le posizioni di Russia e Ucraina "in qualche modo si sono fatte più vicine", secondo quanto affermato dal ministro degli Esteri turco Mevlut Cavusoglu, citato dall'agenzia Tass. "Serie discussioni tra di loro continuano", ha aggiunto il capo della diplomazia di Ankara al forum diplomatico di Antalya, sottolineando che tra gli argomenti in discussione vi è "la neutralità" dell'Ucraina. La Turchia, insieme con Israele, è stata indicata come possibile mediatrice tra Kiev e Mosca dal consigliere presidenziale e negoziatore ucraino Mykhailo Podolyak.

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Ore 17 – "Anche olandesi feriti nei raid nell’ovest”

Un numero imprecisato di cittadini olandesi, affiliati alla legione di combattenti stranieri volontari, è rimasto ferito nei raid missilistici russi di oggi sulla base militare ucraina di Yavoriv, vicino al confine polacco. Lo afferma il coordinatore nazionale olandese dei combattenti, Gert Snitselaar, citato dal De Telegraaf. Le autorità olandesi non commentano per il momento.

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Ore 16.45 – “Tregua? Risultati concreti nei prossimi giorni”

Il consigliere del presidente ucraino Volodymyr Zelensky e negoziatore di Kiev, Mykhailo Podoliak, ha detto oggi di aspettarsi "risultati concreti" nei prossimi giorni nei colloqui con la Russia. Mosca "è diventata molto più sensibile alla posizione ucraina" e "ha iniziato a parlare in

modo costruttivo", ha aggiunto Podoliak in un video pubblicato sul suo profilo Twitter, riecheggiando le aperture di ieri di Zelensky. "Le nostre proposte sono sul tavolo. Sono molto forti. Tra queste - ha spiegato - ci sono il ritiro delle truppe e il cessate il fuoco".

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Ore 16.15 – Quasi 2.200 vittime a Mariupol

Sono in totale 2.187 le persone uccise a Mariupol dall'inizio dell'invasione russa in Ucraina. Lo rende noto il Consiglio comunale della città, riporta il Guardian, precisando che nelle ultime 24 ore ci sono stati almeno 22 bombardamenti contro obiettivi civili e sono cadute più di 100 bombe.

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Ore 16.10 – Colpita una scuola a Mykolaiv

Un raid russo ha colpito una scuola a Mykolaiv, nel sud dell'Ucraina a circa 100 km a est di Odessa. Lo ha reso noto il governatore regionale, Vitaly Kim, spiegando che al momento i soccorritori stanno scavando tra le macerie.

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Ore 16 – Di Maio: "Italia contraria a no fly zone, è Terza guerra mondiale”

"L'Italia continuerà ad opporsi ad una no fly zone" in Ucraina "perché significa scatenare la Terza guerra mondiale. Da noi non verrà mai un incremento dell'escalation". Lo ha detto il ministro degli Esteri Luigi Di Maio a 'Mezz'ora in più'.

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Ore 15.30 – Washington avverte Pechino: “Conseguenze se aiuta Mosca su sanzioni”

Il consigliere alla Sicurezza Nazionale della Casa Bianca, Jack Sullivan, mette in guardia Pechino: ogni mossa da parte della Cina o di altri Paesi per offrire un'ancora di salvezza alla Russia o aiutarla a evadere le sanzioni occidentali avrà conseguenze.

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Ore 15.20 – “Mosca pagherà caro se usa armi chimiche”

La Russia pagherà un prezzo alto se usa le armi chimiche. Lo ribadisce il consigliere alla Sicurezza Nazionale della Casa Bianca, Jack Sullivan, in un'intervista a Abc.

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Ore 15 – Domani incontro Usa-Cina a Roma

Il consigliere alla Sicurezza Nazionale della Casa Bianca incontrerà il capo della diplomazia del Partito comunista cinese Yang Jiechi a Roma domani. Lo rende noto la Casa Bianca, sottolineando che l'incontro verterà anche sull'impatto della guerra della Russia in Ucraina. Sullivan incontrerà anche Luigi Mattiolo, il consigliere diplomatico del premier Mario Draghi.

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Ore 14.30 – Usa: “Mosca subirà le conseguenze di ciò che fa”

La Russia subirà "gravi conseguenze" per quanto sta facendo: lo ha detto il consigliere per la sicurezza nazionale della Casa Bianca, Jack Sullivan, intervistato dalla Cnn subito dopo la diffusione della notizia di un video operatore americano ucciso in Ucraina. 

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Ore 13.53 – Ucciso un giornalista americano

Un giornalista americano Brent Renaud, è stato ucciso e un suo collega è stato ferito ad Irpin, nei sobborghi di Kiev, dalle forse russe. Lo annunciano le forze di sicurezza ucraine. 

Renaud, in passato collaboratore del New York Times, sarebbe stato colpito al collo da un proiettile a un checkpoint, mentre era impegnato a filmare i profughi in fuga.

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Ore 13.29 – “Evacuate 125mila persone”

"Siamo stati in grado di evacuare circa 125mila persone usando i corridoi umanitari". Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, secondo quanto riporta il Kyiv Independent. "L'impegno maggiore ora è Mariupol - ha aggiunto - Il nostro sforzo diplomatico è focalizzato sugli aiuti per raggiungere la città". 

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Ore 13 – Presto nuovi colloqui per tregua

Nuovi colloqui tra Russia e Ucraina potrebbero aver luogo la prossima settimana, "già domani odopodomani". Lo ha detto Mykhailo Podoliak, consigliere del presidente ucraino Volodymyr Zelensky, come riferisce la Cnn.

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Ore 12.55 – Non escluso incontro Putin-Zelensky

"Nessuno esclude la possibilità di un incontro tra Putin e Zelensky, ma bisogna capire di che cosa

discutere in questo incontro e quale dovrà essere il risultato. Lo ha detto il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov citato da Interfax. 

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Ore 12.15 – Il Papa: “Fermate il massacro"

"In nome di Dio fermate questo massacro". Questo l'accorato appello di Papa Francesco all'Angelus, nel corso del quale ha dedicato forti parole contro la guerra in

Ucraina. Nel suo messaggio domenicale, Bergoglio ha aggiunto: “L’inaccettabile aggressione all’Ucraina deve cessare”.

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Ore 12.05 – Dalla Turchia niente sanzioni

La Turchia non si unirà alle sanzioni dell'occidente contro la Russia. Lo ha detto il ministro degli

esteri turco Mevlut Cavusoglu, secondo quanto riporta la Tass.

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Ore 12 – Duda: “Se Putin usa armi chimiche, guerra con Nato

"Se mi state chiedendo se Putin possa usare armi chimiche, penso che Putin possa usare qualunque cosa in questo momento, specialmente quando si trova in una situazione difficile". Lo ha detto il presidente polacco Andrzej Duda in un'intervista alla Bbc. Interpellato sulla possibilità

che questo possa portare ad un intervento della Nato, Duda ha risposto: "Certo, tutti speriamo che non osi farlo. Ma...se usasse armi di distruzione di massa, questo sarebbe un cambio di

gioco completo".

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Ore 11.45 – A Leopoli i morti sono 35

È salito a 35 il numero delle vittime dopo l'attacco missilistico russo contro una base militare vicino a Leopoli. Lo riferisce il governatore.

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Ore 11.30 – Polonia: “L’uso di jet Nato sarebbero guerra mondiale”

"Trasferire aerei, o provare a difendere i cieli sopra l'Ucraina contro gli aerei da combattimento russi, questa è una decisione strettamente militare e seria, perché significherebbe che i jet della Nato vengono mandati nello spazio aereo ucraino e questo creerebbe un confronto tra gli aerei Nato e quelli russi e questo significherebbe aprire una terza guerra mondiale", ha sottolineato.

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Ore 11.20 – Nato: “Esclusa no fly zone”

"Non cerchiamo alcuna guerra con la Russia". È quello che ha ribadito il capo della Nato, Jens Stoltenberg, che, in un'intervista alla Welt am Sonntag, afferma di essere contrario alla no fly zone sull'Ucraina. "Questo significa che le forze russe dovrebbero essere attaccate, il che

comporterebbe uno scontro diretto e si rischierebbe un'escalation incontrollabile". "La guerra va chiusa non ampliata", ha concluso.

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Ore 10.26 – Rapito un altro sindaco

Un altro sindaco ucraino è stato rapito dalle forze armate russe: si tratta del primo cittadino

della città occupata di Dniprorudne, nella parte sudorientale del Paese, nella regione di Zaporizhzhia. Lo riporta il Kyiv Independent. Il sindaco di Dniprorudne, Yevhen Matviiv, è il secondo sindaco rapito, dopo quello di Melitopol, da quando è iniziata l'invasione russa in Ucraina. 

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Ore 10.15 – Venti morti a Leopoli

L’attacco missilistico sulla base militare vicino a Leopoli ha ucciso 20 persone. Lo hanno detto i

servizi di soccorso al Guardian. Il numero delle vittime è di molto maggiore a quello annunciato finora dalle autorità, mentre la stessa fonte conferma che i feriti sarebbero 57.

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Ore 10.10 – Kiev, colpito treno per evacuazioni, un morto

Nella notte un treno passeggeri usato per far evacuare i civili è stato colpito da schegge poco fuori dalla città ucraina di Lyman, nell'est del paese. Lo riporta il Kyiv Independent, precisando che nell'attacco è rimasto ucciso il conducente del treno e un'altra persona è stata ferita.

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Ore 10.04 – Danneggiato monastero ortodosso a Donetsk

Diverse persone sono rimaste ferite dopo che i raid russi hanno colpito e danneggiato il monastero ortodosso della “Lavra delle Sacre Montagne della Santa Dormizione”, vicino alla città ucraina di Sviatohirsk nella provincia di Donetsk. Lo riferisce il Parlamento di Kiev su Telegram. I bombardamenti sono avvenuti a 50 metri da un ponte che collega la sponda destra e sinistra del fiume Siverskyi Donets, vicino all'ingresso del monastero. L'esplosione ha danneggiato le finestre della struttura e le porte di un hotel vicino. Circa 520 rifugiati hanno trovato rifugio nel monastero, inclusi 200 bambini. Il vescovo metropolita Arseny ha affermato che nella zona non ci sono unità militari e che l'attacco è stato condotto contro una città "pacifica" e uno dei luoghi più sacri dell'Ucraina.

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Ore 9.02 – Forze russe accerchiano quelle ucraine a est

Le forze russe stanno tentando di circondare quelle ucraine nell'est del Paese avanzando dalla direzione di Kharkiv e Mariupol. Lo ha detto stamane il ministero della Difesa britannico. "Le forze russe stanno tentando di circondare le forze ucraine nell'est del Paese mentre avanzano dalla direzione di Kharkiv a nord e Mariupol a sud", scrive il ministero su Twitter citando l'Intelligence. "Le forze russe che avanzano dalla Crimea stanno tentando di aggirare Mykolaiv mentre cercano di arrivare a ovest verso Odessa", ha aggiunto. Il ministero osserva che la Russia sta "pagando un prezzo elevato per ogni avanzata" poiché le forze armate ucraine continuano a offrire una strenua resistenza in tutto il Paese.

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Ore 8 – Colpita la base aerea Ivano-Frankivsk

Le forze armate russe hanno colpito la base aerea di Ivano-Frankivsk (nella parte occidentale del Paese) nella prima mattinata di oggi. L'aeroporto è stato nel mirino degli attacchi russi per il secondo giorno di fila. Il sindaco ha sollecitato le persone che abitano nei dintorni a trasferirsi.

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Ore 7.06 – Raid aerei russi contro base al confine con la Polonia

Le truppe russe hanno lanciato numerosi attacchi aerei su un campo di addestramento militare fuori dalla città ucraina di Leopoli, vicino al confine con la Polonia. L’obiettivo è il Centro internazionale per il mantenimento della pace e la sicurezza", a circa 40 chilometri a nordovest di Leopoli, specifica il capo dell'amministrazione regionale Maxim Kozitsky, aggiungendo che sono stati lanciati otto missili. 

(Unioneonline)

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