Ucraina, Londra valuta l’invio di jet. Kiev: “Nell’acciaieria Azovstal 600 feriti”. Esplode un deposito di munizioni russo
Intanto, Mosca sospende le forniture di gas a Polonia e Bulgaria. Ira dell’Ue
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Vladimir Putin torna a parlare, e il suo ultimo discorso da San Pietroburgo non è proprio distensivo nei confronti dell’Occidente. Il presidente russo minaccia una “risposta fulminea” a chi “dall’esterno intende interferire negli eventi ucraini e porre una minaccia alla Russia”.
Ieri, incontrando il segretario generale dell’Onu Antonio Guterres, lo “zar” ha messo nuovamente in chiaro i suoi obiettivi, lasciando aperti pochi spiragli per la pace: “Senza Donbass e Crimea non è possibile”, gli ha detto senza mezzi termini.
La minaccia del Cremlino intanto si estende anche al gas. Oggi è scattato il blocco delle forniture a Polonia e Bulgaria e il portavoce di Putin Dmitry Peskov ha fatto sapere che analoghe misure verranno adottate anche nei confronti di altri Paesi se il gas non verrà pagato in rubli. “Con l’avvicinarsi dei termini di pagamento per il gas, se qualcuno dei Paesi consumatori rifiuta di pagare in rubli, verranno sospese le forniture”, ha detto.
Intanto Mario Draghi, guarito dal Covid, ha sentito Zelensky: “Gli ho riferito dei progressi nel respingere l'aggressione russa. Siamo grati per il coinvolgimento dell'Italia nelle indagini sui crimini contro l'umanità commessi dalla Russia. Apprezziamo anche il sostegno per rafforzare le sanzioni contro l'aggressore”, così il presidente ucraino ha riferito i contenuti del colloquio.
Draghi il 10 maggio volerà negli Stati Uniti per incontrare Joe Biden: al centro del colloquio “il coordinamento con gli Alleati sulle misure a sostegno del popolo ucraino e di contrasto all'aggressione ingiustificata della Russia”.
Continuano intanto gli attacchi sul territorio russo che in questi giorni stanno facendo andare su tutte le furie il Cremlino. Un’esplosione si è verificata in un deposito di munizioni vicino al villaggio di Staraya Nelidovka, nella regione russa occidentale di Belgorod, non lontano dal confine con l’Ucraina. Lo ha confermato sul suo canale Telegram il governatore Vyacheslav Gladkov aggiungendo che forti scoppi, simili a esplosioni, sono stati uditi nella città di Belgorod intorno alle 3.35 della notte.
E continuano anche i raid russi nel Donbass, mentre nell’acciaieria Azovstal sono ancora assediati da giorni i militari ucraini assieme a centinaia di civili. Oggi il comandante della 36esima brigata dei marines ucraini, il maggiore Serhiy Volyna, in un video-appello su Twitter ha detto che nelle acciaierie ci sono “oltre 600 feriti, tra civili e combattenti, senza farmaci e senza possibilità di cure”, oltre a “centinaia di bambini che stanno esaurendo cibo e acqua”.
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GLI AGGIORNAMENTI DI ORA IN ORA:
Usa: “Russi lasciano bombe in lavatrici e giocattoli”
Ci sono "notizie molto credibili" secondo i quali i russi hanno "nascosto esplosivi in oggetti come lavatrici e giocattoli in modo che quando gli ucraini potranno tornare a casa e riprendere la loro vita normale siano uccisi o feriti". Lo ha detto il segretario di Stato americano, Antony Blinken, in un'audizione alla Commissione bilancio del Senato Usa.
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Pentagono: “Kiev riceve munizioni ogni giorno”
"Le forze ucraine ricevono munizioni ogni giorno, anche mentre stiamo parlando". Lo ha detto il portavoce del Pentagono, John Kirby, sottolineando che la battaglia nel Donbass richiede un flusso continuo di munizioni.
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Usa: “670 milioni contro la crisi alimentare nel mondo”
Gli Stati Uniti stanzieranno 670 milioni di dollari per combattere la crisi alimentare globale causata dall'invasione russa dell'Ucraina. Lo ha annunciato il segretario di stato americano, Antony Blinken. I fondi arriveranno dal Dipartimento dell'agricoltura e dall'Agenzia statunitense per lo sviluppo internazionale (Usaid). Del totale, 282 milioni saranno destinati a sei Paesi del Corno d'Africa: Etiopia, Kenya, Somalia, Sudan, Sud Sudan e Yemen.
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Kiev: “Ci aspettano settimane estremamente difficili”
L'Ucraina è attesa da "settimane estremamente difficili". Lo ha affermato il suo ministro della Difesa, Oleksij Reznikov.
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"Attacchi hacker russi per sostenere la propaganda”
Hacker legati al governo russo hanno messo a segno numerosi cyber attacchi contro l'Ucraina con l'obiettivo di sostenere le azioni dell'esercito russo e la propaganda online, Lo rende noto Microsoft in un rapporto.
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Di Mario: “Forniture gas regolari”
"Ad oggi tutte quelle che sono le forniture di gas dalla Russia all'Italia continuano ad andare avanti regolarmente". Lo dice il ministro degli Esteri Luigi Di Maio parlando con i cronisti a Strasburgo.
"Armi a Kiev? Per noi il faro è l'articolo 51 dell'Onu che parla del diritto di legittima difesa dei popoli e dei Paesi. E tutto quello che noi abbiamo fatto in questi mesi e che continueremo a fare come governo si fonderà sempre sul diritto alla legittima difesa del popolo ucraino", aggiunge Di Maio.
Da Londra possibile invio di jet
Non solo missili anti-carro, artiglieria e tank, Londra nella nuova tappa dell'escalation militare con Mosca per la fornitura di armi sempre più potenti e sofisticate all'Ucraina parla anche di aerei da combattimento. Secondo un portavoce del governo, infatti, l’Inghilterra non esclude la possibilità di inviare suoi jet a Paesi alleati dell'est Europa per permettere loro di 'girare' alcuni dei propri caccia di fabbricazione sovietica alle forze di Kiev impegnate a contrastare l'invasione russa.
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Ue: “Tra qualche giorno sesto pacchetto di sanzioni”
La Commissione europea sta ancora lavorando alla messa a punto del sesto pacchetto di sanzioni contro la Russia e la sua adozione non potrà arrivare prima della prossima settimana. Questa l'indicazione raccolta da fonti europee a Bruxelles, dove oggi si è svolta una riunione degli ambasciatori dei 27 presso l'Ue, il cosiddetto Coreper. In questa sede è stato chiesto alla Commissione di chiarire meglio le linee guida già diffuse a proposito della richiesta di pagamento in rubli delle forniture energetiche avanzata da Mosca poiché, a detta di molti, non è sufficientemente chiaro che cosa è consentito o non consentito fare.
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Nell’acciaieria Azovstal “oltre 600 feriti”
Nelle acciaierie di Azovstal ci sono oltre 600 feriti, fra civili e combattenti, senza farmaci e senza alcuna possibilità di essere curati: lo denuncia il comandante della 36ma brigata dei Marines ucraini, il maggiore Serhiy Volyna, in un appello video rilanciato su twitter da un reporter di Politico, citato da The Guardian. "Ci sono anche centinaia di bambini che vivono in condizioni non igieniche e stanno esaurendo cibo ed acqua", prosegue il maggiore chiedendo l'evacuazione in "stile Dunkerque" delle truppe e dei civili da Mariupol.
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Telefonata Draghi-Zelensky
Il Presidente del Consiglio, Mario Draghi, ha avuto oggi pomeriggio una nuova conversazione
telefonica con il presidente dell'Ucraina, Volodymyr Zelensky. Al centro dei colloqui vi sono stati gli ultimi sviluppi della situazione sul terreno in Ucraina e l'assistenza al Paese.
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Putin: “Risposta fulminea se qualcuno ci minaccia”
"Se qualcuno dall'esterno intende interferire negli eventi ucraini, porre una minaccia alla Russia, la nostra risposta sarà fulminea". Lo ha detto il presidente Vladimir Putin parlando a San Pietroburgo.
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Usa: “Mosca non vuole negoziare”
"Non c'è nessun segnale sincero da parte della Russia di voler dialogare per una soluzione del conflitto in Ucraina". Lo ha detto alla Cnn il portavoce del dipartimento di stato americano, Ned Price.
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Raid a Lugansk, una vittima
Le autorità regionali di Lugansk anno denunciato che un raid russo oggi ha colpito l'ospedale di
Severdonetsk, dove c'erano diversi pazienti, e una donna è morta. Lo riporta Ukrinform.
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Blocco del gas, Von der Leyen: “Risposte immediate”
"L'annuncio di Gazprom di bloccare in modo unilaterale le consegne di gas ad alcuni Stati membri è un'altra provocazione del Cremlino" ma "la nostra risposta sarà immediata, unita e coordinata". Lo ha detto la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, durante un punto stampa.
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La fuga del n°2 di Gazprombank
Igor Volobuev, vicepresidente della Gazprombank di proprietà statale, ha annunciato di essere fuggito dalla Russia per combattere a fianco delle forze ucraine, diventando così il quarto alto dirigente o funzionario noto ad aver fatto una brusca uscita dal paese. Lo scrive The Moscow Times.
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Mattarella: “Mosca ha violato le regole, solidali con Kiev”
"Distensione: per interrompere le ostilità. Ripudio della guerra: per tornare allo statu quo ante. Coesistenza pacifica, tra i popoli e tra gli Stati. Democrazia come condizione per il rispetto della dignità di ciascuno. Infine, Helsinki e non Yalta: dialogo, non prove di forza tra grandi potenze che devono comprendere di essere sempre meno tali". Lo ha detto il presidente della Repubblica Sergio Mattarella al Consiglio d'Europa, sottolineando come Mosca abbia scelto di violare le regole e la necessità di dare “ferma solidarietà” a Kiev.
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Gran Bretagna: “Illegittima la minaccia di rappresaglia di Mosca”
È "illegittima" la minaccia di Mosca di una risposta militare proporzionale contro i Paesi Nato dopo che il Regno Unito ha dato il suo appoggio agli attacchi ucraini contro il territorio russo con armi fornite da Londra. Lo ha detto il vicepremier britannico, Dominic Raab, tornando sull'acceso scambio di ieri tra Downing Street e il Cremlino. Per Raab quanto stanno facendo i Paesi occidentali è del tutto lecito. "Abbiamo il diritto di fornire supporto militare a qualsiasi Stato che eserciti il diritto di difesa contro un'invasione aggressiva", ha aggiunto riferendosi al sostegno all'Ucraina contro l'attacco russo.
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Polonia conferma che Gazprom ha bloccato le forniture di gas
PGNiG, la compagnia petrolifera di stato polacca, conferma in una nota che Gazprom ha sospeso tutte le forniture di gas russo nell'ambito del contratto Yamal. Lo stop non ha impatto sulle consegne ai clienti finali. La società ribadisce di aver debitamente adempiuto agli obblighi previsti dal contratto e che "considera la sospensione delle forniture di gas naturale una violazione del contratto Yamal".
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Mosca: “Distrutto hangar con armi inviate da Usa-Ue a Kiev”
L'esercito russo ha affermato oggi di aver distrutto una "grande quantità" di armi consegnate a Kiev dagli Stati Uniti e dai Paesi europei in un attacco missilistico nel sud-est dell'Ucraina. "Gli hangar con una grande quantità di armi e munizioni straniere, consegnate alle forze ucraine dagli Stati Uniti e dai Paesi europei, sono stati distrutti con missili ad alta precisione Kalibr sparati dal mare nell'impianto di alluminio di Zaporizhia, nel sud-est dell'Ucraina, ha detto il ministero della Difesa russo.
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Il vicepresidente di Gazprombank è fuggito dalla Russia
Igor Volobuev, vicepresidente della Gazprombank di proprietà statale, ha annunciato di essere fuggito dalla Russia per combattere a fianco delle forze ucraine, diventando così il quarto alto dirigente o funzionario noto ad aver fatto una brusca uscita dal paese. Lo scrive The Moscow Times. Volobuev ha precisato di aver lasciato la Russia il 2 marzo e di essersi unito alle forze di difesa territoriale ucraine. "Non riuscivo a guardare quello che la Russia stava facendo alla mia patria", ha detto Volobuev, nato nella città ucraina nord-orientale di Okhtyrka.
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Ucraina: oggi nessun corridoio umanitario da Mariupol
Oggi non ci sarà un corridoio umanitario per evacuare i civili da Mariupol: lo ha detto il consigliere del sindaco, Petro Andryushchenko, secondo quanto riferisce il Guardian. Andryushchenko ha inoltre confermato che le forze russe stanno nuovamente attaccando l'acciaieria Azovstal.
(Unioneonline)