Un colloquio telefonico durato quasi un’ora si è tenuto questo pomeriggio tra Vladimir Putin e Donald Trump.

Al centro la ricerca di una soluzione per la guerra in Ucraina. Il presidente russo ha detto al suo omologo statunitense di voler cercare una soluzione negoziata al conflitto e che Mosca «non abbandonerà i suoi sforzi per eliminare le cause di fondo» della guerra, ha riferito il consigliere presidenziale russo Yuri Ushakov. 

La Russia «non rinuncerà ai suoi obiettivi» in Ucraina, anche se il Cremlino è aperto a proseguire i negoziati con Kiev, avrebbe detto inoltre Putin. «Il nostro Presidente ha anche detto che la Russia perseguirà i suoi obiettivi, vale a dire l'eliminazione delle ben note cause che hanno portato alla situazione attuale», ha detto Ushakov.

Le sue condizioni per la pace Ucraina sono la cessione di quattro regioni parzialmente occupate, oltre alla Crimea annessa nel 2014, e la rinuncia all'adesione alla Nato

I due presidenti hanno discusso anche della situazione riguardante l'Iran e hanno convenuto di continuare i contatti tra loro su questo tema, con Putin che ha detto di cercare una soluzione «politica e diplomatica». Non si è parlato invece dello stop alla fornitura di armi Usa a Kiev, «l’argomento non è stato toccato». I due leader hanno infine «confermato il reciproco interesse a realizzare una serie di promettenti progetti economici - ha concluso il rappresentante di Mosca - in particolare nei settori dell'energia e della ricerca spaziale».

I due leader si sono già sentiti al telefono cinque volte da quando Trump è tornato alla Casa Bianca a gennaio scorso, con l'obiettivo di porre fine al conflitto in Ucraina il più rapidamente possibile.

(Unioneonline)

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