Uccide 20 persone "per purificarle": Pakistan, orrore in un santuario
Il custode musulmano di un santuario sufi della regione del Punjab, in Pakistan, ha denudato, torturato e ucciso una ventina di persone, ferendone altre quattro.
Secondo le prime ricostruzioni, il killer - Abdul Waheed - avrebbe convocato nella sua casa alcuni dei fedeli del sepolcro Darbar Ali Muhammad Gujjar a Sargodha e, con l'aiuto di alcuni complici, li avrebbe prima picchiati con un bastone e poi ammazzati a colpi di sciabola.
Alcune persone sono riuscite a fuggire, avvertendo le forze dell'ordine.
Interrogato dalla polizia, l'uomo avrebbe confessato, sostenendo che le vittime "dovevano essere purificate" e di aver agito per vendicarsi della morte del suo leader spirituale Ali Muhammad, avvenuta due anni fa.
Warheed è finito in manette insieme ad altre sei persone.