La Commissione federale delle comunicazioni Usa ha votato per l'abrogazione delle regole sulla "net neutrality", che obbligano tutti i provider a trattare allo stesso modo i contenuti online.

Un'ulteriore spallata alle politiche di Barack Obama, che aveva fatto approvare quel regolamento nel 2015, per andare incontro ai consumatori e stabilire il principio per cui non si può creare una rete a due velocità per favorire chi è disposto a pagare di più.

La decisione odierna autorizza i provider a modulare la velocità di Internet in base al contenuto che passa attraverso i loro canali. Provvedimento che potrebbe portare alla creazione di un Internet a due velocità, con gli operatori che possono offrire un servizio più veloce alle aziende che pagano, o che pagano di più.

La "net neutrality" è stata sostenuta dai big della Silicon Valley (da Amazon a Google, passando per Facebook) e combattuta dalle grandi compagnie di telecomunicazioni, che ora potranno scegliere a che velocità far navigare i consumatori a seconda di quanto pagano.

La prima società a schierarsi contro il provvedimento è stata Netflix, il colosso della tv in streaming. L'azienda si è detta "delusa" e ha annunciato l'avvio di una battaglia legale.

(UnioneOnline/L)
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