Donald Trump attacca di nuovo Zelensky, sostenendo che il presidente ucraino e Biden siano i due responsabili della guerra in Ucraina a cui lui vuole mettere fine.

«È la guerra di Biden, non la mia», scrive il presidente Usa su Truth. «Sono appena arrivato e, per quattro anni del mio mandato, non ho avuto problemi a impedirla. Il presidente Putin e tutti gli altri hanno rispettato il vostro Presidente! Non ho nulla a che fare con questa guerra, ma sto lavorando con diligenza per fermare morte e distruzione».

Ancora: «Se le elezioni presidenziali del 2020 non fossero state truccate, e lo sono state per molti versi, quella guerra orribile non sarebbe mai scoppiata. Il Presidente Zelensky e il corrotto Joe Biden hanno fatto un lavoro assolutamente orribile nel permettere che questa farsa iniziasse. C'erano tanti modi per impedirne l'inizio. Ma questo è il passato. Ora dobbiamo fermarla, e in fretta», ha aggiunto commentando «che tristezza».

Un post che arriva all’indomani della strage di Sumy, in cui decine di persone sono morte e oltre 80 sono rimaste ferite in un attacco missilistico sferrato domenica da Mosca su Sumy, nel nord-est dell'Ucraina.

Successivamente, Trump ha corretto il tiro dando la colpa a tutti, anche a Putin: «Questa è una guerra che non avrebbe mai dovuto iniziare. Biden - ha detto - non è riuscito a fermarla e Zelensky avrebbe potuto farlo. E Putin non avrebbe mai dovuto iniziarla. La colpa è di tutti».

Proprio oggi Zelensky in un’intervista a Cbs ha detto che l’amministrazione Usa è vittima della propaganda russa e, tornando sullo scontro allo Studio Ovale, che il vicepresidente Vance «sta in qualche modo giustificando le azioni di Putin. Ho cercato di spiegargli che qui non si può cercare una via di mezzo, c'è un aggressore e c'è una vittima. I russi sono l'aggressore, noi siamo la vittima. Tutti lo capiscono».

(Unioneonline)

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