“Salvo eventi eccezionali” Marine Le Pen non si ricandiderà alle presidenziali francesi. Lo ha confermato lei stessa in un’intervista a Le Figaro: “Penso che tre presidenziali rappresentino già un percorso che mi ha consentito di far crescere le nostre idee dal 18% al 42% in dieci anni, non è male”, ha detto la candidata del Rassemblement National sconfitta da Macron al ballottaggio.

La questione, ha spiegato Le Pen, è “chi porterà avanti le nostre idee tra cinque anni. E’ troppo presto per parlarne, ma mi piacerebbe veder emergere una nuova elite”.

Nonostante le menzogne di Macron i francesi mi hanno scelta come prima oppositrice”, ha rivendicato l’esponente di estrema destra, che ora pensa alle legislative che a giugno rinnoveranno il Parlamento francese. “Vorrei che la democrazia ci potesse dare le capacità e i poteri dell’opposizione. Non si tratta soltanto di avere un gruppo. Ma di avere tutti i mezzi messi a disposizione dell'opposizione in una democrazia viva. Come, ad esempio, il potere di investire il Consiglio costituzionale. Il che significherebbe avere almeno 60 deputati. Potremo avere bellissime sorprese”.

Il presidente, secondo Le Pen, “non può spiegarci che tutto cambia e continuare a trovare normale che la prima forza d'opposizione si ritrovi, come negli ultimi 5 anni, con soli 6 deputati. Bisogna ritrovare un funzionamento democratico normale, esigente e maturo”.

Quanto alla nuova leadership del Rassemblement National, “se ne parlerà dopo le legislative”.

Marine Le Pen è stata eletta presidente del Front National nel 2011 dopo le dimissioni del padre Jean Marie. Alle presidenziali del 2012 ha preso il 17,9%, piazzandosi terza alle spalle di Hollande e Sarkozy. Nel 2017 e nel 2022 (con il nome del partito cambiato in Rassemblement National) è andata al ballottaggio contro Macron perdendolo in entrambe le occasioni: nel 2017 ha sfiorato il 34% al secondo turno, quest’anno ha raggiunto il 41,46%.

(Unioneonline/L)

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