TikTok a rischio negli Stati Uniti, a meno che i proprietari cinesi della società non disinvestano e cedano le loro quote. 

Nuova escalation nei rapporti tra l'amministrazione guidata dal presidente Joe Biden e il social network, accusato di minare la «sicurezza nazionale» degli Usa e di trasmettere dati e informazioni al governo di Pechino. Una posizione condivisa anche dall’Unione europea, che nei mesi scorsi ha chiesto ai suoi dipendenti di disinstallare l’app dai cellulari governativi per proteggere i dati e aumentare la sicurezza informatica. Il governo di Washington minaccia ora di vietare l’applicazione su tutto il territorio nazionale.

«Se l'obiettivo è proteggere la sicurezza nazionale, il disinvestimento non risolve il problema: un cambio di proprietà non imporrebbe alcuna nuova restrizione ai flussi di dati o all'accesso», ha replicato la portavoce di TikTok, Brooke Oberwetter, «il modo migliore per affrontare le preoccupazioni sulla sicurezza nazionale è con una protezione trasparente e negli Stati Uniti dei dati e dei sistemi degli utenti statunitensi, con un solido monitoraggio, controllo e verifica di terze parti».

Non si è fatta attendere la risposta del governo di Pechino: la Cina chiede agli Stati Uniti di «mettere fine agli attacchi ingiustificati» a TikTok, ha affermato il portavoce del ministero degli Esteri Wang Wenbin, «finora non sono riusciti a produrre le prove che TikTok minacci la sicurezza nazionale degli Stati Uniti", ha aggiunto, invitando Washington a «smettere di diffondere informazioni false e a smettere di sopprimere irragionevolmente le aziende interessate».

(Unioneonline/F)

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