L'arresto di Salah Abdeslam, unico killer sopravvissuto agli attentati di Parigi che il 13 novembre 2015 costarono la vita a 130 persone, avrebbe impedito un altro attentato, con camion o auto bomba.

Lo rivelano i media francesi, citando estratti dell'interrogatorio di Mohammed Abrini, appartenente alla stessa cellula terroristica che pianificò quegli attacchi.

"Avevo sentito che questo era il progetto, un'auto o un camion imbottiti di esplosivo", è la sua dichiarazione.

Era tutto pronto per seminare nuovamente il terrore nella capitale francese, ma l'arresto di Salah Abdeslam, avvenuto nel quartiere di Molenbek, a Bruxelles, il 18 marzo 2016, ha sconvolto i piani degli jihadisti, che pochi giorni dopo hanno attaccato proprio la capitale belga.

Abrini è sotto inchiesta per gli attentati di Parigi ed è anche sospettato di aver accompagnato i due kamikaze che il 22 marzo 2016 hanno colpito l'aeroporto di Bruxelles.

"Io e Salah eravamo contro quegli attentati", ha detto agli inquirenti.

Ma i due non erano soli nei covi dei terroristi alla periferia di Bruxelles: "Ci veniva detto che era meglio che lavorassimo con loro e che andassimo fino in fondo, senza arrenderci".
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