Anche fino a 10mila euro per ottenere un visto, quando la tariffa standard sarebbe di 90.

Sotto i riflettori, in quello che i media hanno già ribattezzato Visagate, la sede diplomatica italiana nella città di Erbil, cuore del Kurdistan iracheno.

E sarebbero oltre 150 i rilasci sospetti di permessi per entrare in Europa (area Schengen) finiti sotto i riflettori della Farnesina, che nelle scorse settimane ha anche inviato ispettori per fare luce sulla situazione. Secondo quanto riferito, i visti incriminati sarebbero stati chiesti e ottenuti da iracheni, curdi e arabi, e anche da rifugiati siriani.

Molti dei quali si sarebbero rivolti alle autorità locali italiane dopo essersi viste rifiutate le domande presentate presso consolati di altri Paesi "per ragioni di sicurezza".

La nostra sede locale, dunque, potrebbe essere considerata più "malleabile" e "vulnerabile" dalle mazzette.

È quanto dovranno appurare le indagini, chiamate anche a individuare eventuali responsabili, intanto la Farnesina ha diramato un comunicato per annunciare "una missione ispettiva al Consolato", al termine della quale "sono emerse delle irregolarità"; il responsabile della sezione visti, fa sapere il ministero, è stato rimosso dal suo incarico e sostituito.
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