Non ci sarà nessuna estradizione verso gli Usa, nel caso in cui il regista Roman Polanski dovesse entrare in Polonia.

La Corte suprema si è infatti espressa circa la richiesta degli inquirenti a stelle e strisce di estradizione negli Usa, dove il cineasta - cittadino polacco di origine ebrea - è ricercato per un caso di stupro di una minorenne, Samantha Gailey (oggi Geimer), risalente al 1977.

La sentenza di oggi fa seguito al ricorso presentato dal ministro della giustizia polacco Zbignew Ziobro, che lo scorso maggio aveva fatto appello alla Corte suprema per rovesciare la precedente decisione della magistratura che nell'ottobre del 2015 aveva giudicato "inammissibile" l'estradizione.
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