Svolta nelle indagini sul caso di Giacomo Nicolai, lo studente di 24 anni morto lo scorso 20 marzo nella sua stanza a Valencia, dove si trovava per l'Erasmus.

L'autopsia effettuata in Italia sembra allontanare l'ipotesi del suicidio inizialmente avanzata dalle autorità spagnole.

A provocare il decesso sarebbe state infatti tre coltellate profonde, inferte con particolare forza allo stomaco, al polmone e al cuore del giovane.

Colpi scagliati con violenza eccessiva per ipotizzare che si sia trattato di un gesto volontario.

"Che Giacomo si sia tolto la vita sembra più un’ipotesi scolastica che una tesi realistica", ha affermato Igor Giostra, legale dei genitori di Giacomo, di origine marchigiana.

I familiari della vittima inoltre sottolineano come il ragazzo non avesse motivi per togliersi la vita e non soffrisse di depressione, come accertato dalla procura di Roma, che sta supportando le indagini.

Gli inquirenti hanno infatti ascoltato lo psicologo che aveva seguito Giacomo alcuni anni fa, dopo che si era sottoposto a un intervento chirurgico. Il professionista ha spiegato che si trattava di un ragazzo sereno e senza alcun tipo di turbamento.
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