Negli Stati Uniti sono partiti oggi i primi raid - voluti dal presidente Donald Trump - contro gli immigrati entrati illegalmente nel Paese.

Secondo i media americani, le operazioni sarebbero limitate e riguarderebbero solo alcune grandi città, tra cui New York, San Francisco, Los Angeles, Chicago, Denver, Houston e Miami.

I controlli avrebbero dovuto coinvolgere anche New Orleans, ma sono stati sospesi a causa dell'uragano Barry che ha colpito la Louisiana.

I funzionari dell'Immigrations and Customs Enforcement (l'agenzia governativa per l'immigrazione) hanno il compito di ricercare almeno duemila persone che non hanno lasciato il Paese nonostante siano destinatari di un ordine di espulsione e che ora sono privi di documenti validi.

Il direttore pro-tempore dell'agenzia, Ken Cuccinelli, ha spiegato ai media che l'obiettivo dei controlli sono in primis i criminali violenti, oggetto di ordini di espulsione da parte dei tribunali.

I piani dell'Ice sono stati annunciati pubblicamente il mese scorso da Trump. Una decisione che potrebbe mettere a rischio le operazioni: gli agenti infatti conducono solitamente i raid in gran segreto e puntano sull'effetto sorpresa.

Intanto alcuni sindaci delle metropoli coinvolte hanno già espresso dissenso nei confronti dei raid e hanno fatto affiggere per le strade alcuni cartelli che spiegano agli immigrati quali sono i loro diritti.

(Unioneonline/F)
© Riproduzione riservata