"Ci sentiamo vicini agli amici italiani. Faremo tutto quanto è possibile per aiutare l'Italia, lo stiamo davvero facendo. Siamo profondamente colpiti da come state affrontando questa crisi. Siete un esempio meraviglioso per il resto d'Europa. Lo ripeto: siamo tutti italiani".

Lo ha detto la presidente della Commissione europea Ursula Von der Leyen confermando le ragioni dello stop ad alcune clausole del Patto di stabilità e di altre misure a sostegno: "Un pacchetto fortissimo che si completa con la nuova potenza di fuoco annunciata dalla Bce".

"La Commissione, e questo è importante per l'Italia, concederà la massima flessibilità sugli aiuti di Stato e sul Patto di stabilità così il governo italiano potrà aiutare le imprese e il mercato del lavoro e investire nel settore della sanità. Le regole del Patto, solitamente rigide, sono state molto allentate - dice al Corriere della Sera -. Per la prima volta nella Storia ho attivato la clausola di sospensione. Significa che il governo italiano potrà mettere nell'economia tanto denaro quanto serve. Le normali regole di bilancio, quelle sul debito ad esempio, non saranno applicate in questa fase".

"Poi abbiamo un'iniziativa per gli investimenti - aggiunge -. Soldi che vengono dai fondi strutturali inutilizzati, che l'Italia non potrebbe più usare e che invece noi le lasciamo. I fondi potranno essere usati in tutti i settori considerati prioritari: sono 11 miliardi. L'Italia potrà investirli nelle piccole e medie imprese, o per la disoccupazione di breve termine o altro. In più attraverso la Banca europea per gli investimenti forniremo 8 miliardi di garanzie a livello europeo per i prestiti che le Pmi possono usare".

LA DECISIONE - E' in effetti una mossa "senza precedenti", in un periodo "eccezionalmente difficile", quella che ha deciso di fare la Commissione europea mettendo in pausa il Patto di stabilità e tutte le regole di bilancio.

Ora tocca al Consiglio, cioè ai Governi, approvare lo stop temporaneo delle regole.

La presidente Von der Leyen e il commissario Paolo Gentiloni aprono anche all'idea dei Coronabond, pronti a sostenerli se fossero strutturati in maniera efficace.

La decisione è stata accolta da Roma con soddisfazione: si tratta "di un ulteriore, importante strumento - dice il premier Giuseppe Conte - che tornerà utile a integrare la strategia di risposta europea alle gravi conseguenze sociali ed economiche dell'emergenza sanitaria. Bisogna continuare a lavorare per arricchire il ventaglio degli strumenti messi in campo in modo da rendere la reazione europea coordinata, forte, tempestiva".

Positivo anche il commento del ministro dell'Economia, Roberto Gualtieri: "E' una buona notizia. Aiuterà i Paesi europei a far fronte in modo efficace alle conseguenze sanitarie ed economiche del Covid-19, proteggendo famiglie e imprese".

(Unioneonline/D)

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