Quando, all'ecografia della nona settimana di gravidanza, i medici hanno visto che alla piccola Vanellope Hope Wilkins il cuore e una parte di stomaco stavano crescendo fuori dal suo corpicino, la parola "aborto" sembrava l'unica soluzione per i genitori.

Ma Naomi Findlay, 31 anni, e il marito Dean Wilkins, 43, del Nottinghamshire (Regno Unito), non hanno perso la speranza e hanno portato avanti la gravidanza anche se tutti dicevano loro che le possibilità di sopravvivenza erano nulle.

E hanno fatto bene: la piccola Vanellope è nata con tre settimane di anticipo con parto cesareo. E già questo è stato un primo miracolo: "Ci avevano detto che i primi dieci minuti erano fondamentali per capire se e come respirasse". E Vanellope non solo respirava, ma piangeva disperatamente come tutti i neonati.

La sua mamma e il suo papà non hanno fatto in tempo a commuoversi guardandola che, a neanche cinquanta minuti dalla nascita, la bambina è finita sotto i ferri per tre operazioni chirurgiche consecutive, in cui i medici hanno rimesso il cuore al suo posto. Non è stato semplice per lei, restando monitorata per settimane in ospedale.

Ma adesso sta bene.

Potrebbe essere, dicono gli esperti, il primo caso della storia della medicina, almeno nel Regno Unito.

(Redazione Online/D)

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