Una fossa comune, contenente i corpi di 59 persone, è stata trovata ad Afrin, nella Siria nordoccidentale.

Secondo le autorità turche, i cadaveri apparterrebbero ai ribelli dell'Esercito libero siriano "uccisi dalle Unità di protezione del popolo curdo (Ypg) un paio di anni fa".

La zona dove è stata rinvenuta la fossa comune, vicino al villaggio di Kucuk Meydan, da pochi giorni è stata conquistata dagli uomini dell'Esercito libero siriano che, dal 20 gennaio, sono impegnati nell'operazione militare "Ramoscello d'ulivo" al fianco delle Forze armate della Turchia.

I nemici da combattere, per le truppe del presidente Recep Tayyip Erdogan, sono proprio i curdi dell'Ypg, considerati terroristi al pari del Pkk.

(Unioneonline/D)

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