La resistenza dello Stato islamico in Siria continua a colpire.

Due soldati russi sono stati uccisi da colpi di artiglieria sparati da miliziani jihadisti nei paraggi di Deir-Ezzor.

La conferma è arrivata dal ministro della Difesa del Cremlino.

Secondo quanto si è appreso, un militare è morto sul colpo, l'altro è deceduto dopo il trasporto in ospedale per le lesioni riportate.

Le autorità di Mosca hanno anche spiegato che i due stavano "scortando un convoglio di veicoli del Centro russo per la riconciliazione delle parti belligeranti".

Di ieri, invece, l'ultimo bollettino sulle vittime causate dagli strascichi del conflitto, diramato dalla Rete siriana per i diritti umani, con sede a Londra.

Secondo il rapporto, nel mese di agosto nel territorio siriano sono stati uccisi 772 civili.

La coalizione internazionale a guida Usa sarebbe responsabile della maggior parte delle

vittime - 285 - tra cui donne e bambini.

Le forze del regime di Bashar al-Assad, invece, avrebbero provocato la morte di 289 persone.

I gruppi islamisti - Isis e fronte Al-Nusra - sono invece responsabili di altre 107 vittime.

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(Redazione Online/l.f.)
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