Si continua a morire in Siria, anche nelle zone cuscinetto attive da venerdì in seguito agli accordi di Astana siglati da Russia, Turchia e Iran.

Secondo quanto riferito dall'Osservatorio siriano per i diritti umani ci sono stati degli scontri tra le forze governative fedeli al presidente Bashar al Assad e i ribelli nella provincia centrale di Hama (una delle cosiddette zone sicure) che hanno provocato, dalla mezzanotte di venerdì ad oggi, 28 vittime, di cui 17 ribelli e 11 soldati del regime.

Caccia governativi avrebbero bombardato la città di Latamana, controllata dai ribelli, ha precisato l'Osservatorio.

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