Le autorità della Corea del Sud hanno sequestrato una nave cinese che portava petrolio raffinato a un'imbarcazione nordcoreana in acque internazionali, violando così la risoluzione del Consiglio di Sicurezza dell'Onu.

La Lighthouse Winmore aveva segretamente trasferito 600 tonnellate di petrolio e una nave di Pyongyang.

Donald Trump, in seguito a un'inchiesta delle autorità sudcoreane, aveva accusato la Cina di fornire petrolio al regime di Kim Jong un: "Colti con la mano nella marmellata, molto deluso dal fatto che la Cina stia permettendo che il petrolio arrivi alla Corea del Nord. Se continuano ad accadere queste cose non ci potrà mai essere una soluzione pacifica". Poi è arrivato il sequestro.

Pechino dal canto suo continua a negare: "Stiamo indagando sul caso, non permetteremmo mai che nostre aziende o individui violino risoluzioni dell'Onu".

La Cina è il principale alleato, politico e commerciale, di Pyongyang. Ma negli ultimi mesi, dopo i test missilistici e nucleari di Kim, ha accettato l'approvazione di pesanti sanzioni contro la Corea del Nord.

"ANCHE I RUSSI AIUTANO KIM" - Intanto, secondo alti funzionari per la sicurezza dell'Europa Occidentale, anche rifornitori russi starebbero portando petrolio alla Corea del Nord, utilizzando cargo trasportati via mare. "Hanno trasferito prodotti petrolchimici da nave a nave in diverse occasioni quest'anno, violando le sanzioni", hanno riferito alla Reuters delle fonti che volgiono restare anonime.

(Unioneonline/L)

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