Sono giorni di grande tensione in Iraq dove nella Capitale il bilancio dei morti è salito a 7.

Il motivo degli scontri di Baghdad è legato al malcontento della popolazione nei confronti del carovita e della corruzione che, secondo i manifestanti, vige nel governo. Tra le vittime ci sono un poliziotto e un bambino a cui vanno aggiunti oltre 200 feriti.

Durante le proteste le autorità hanno interrotto temporaneamente la connessione a internet. Le manifestazioni hanno interessato anche le città di Karbala, Bassora e Dhi Qar. Il primo ministro Adil Abdul-Mahdi, in carica dal 2018, ha ordinato l'apertura di un'indagine per conoscere i motivi che hanno causato gli incidenti durante le contestazioni.

Dal canto suo, il presidente iracheno Barham Salih ha ribattuto su Twitter: "La protesta pacifica è un diritto costituzionale garantito ai cittadini. Sottolineo, però, la moderazione e il rispetto per la legge. I nostri giovani sono alla ricerca di lavoro e riforme e noi vogliamo soddisfarli. Misericordia per i martiri".

(Unioneonline/M)
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