L'incontro del 2016 con un avvocato russo che diceva di avere informazioni compromettenti su Hillary Clinton è stato un "nulla di fatto. Ho letteralmente sprecato 20 minuti".

Queste le parole Donald Trump Jr durante un'intervista a Fox News, rilasciata poco dopo aver diffuso via Twitter le email relative ai contatti avuti con l'avvocato russo Natalia Veselnitskaya.

Contatti di cui - secondo il figlio dell'allora candidato alle elezioni presidenziali - The Donald era assolutamente all'oscuro. Anche perché, in caso contrario, "si sarebbe comportato diversamente"

"Ho ricevuto una mail. Non sapevo cosa aspettarmi, volevo sentire cosa avevano da dire. Tornando indietro, probabilmente avrei fatto le cose un po' diversamente", ha detto il primogenito del tycoon.

Donald Jr ha poi definito "ridicole" le accuse di collusione e affermato che l'incontro è avvenuto "quando ancora non c'era questa 'russiamania'".

Ha poi aggiunto: "Per me era ricerca sull'opposizione. Avevano qualcosa, forse testimonianze concrete a tutte le storie di cui avevo sentito parlare. Cose probabilmente nascoste per anni, non solo durante la campagna, quindi ho voluto ascoltarla. Ma non è emerso nulla".

Donald Trump intanto su Twitter ha difeso il figlio, definendolo "una grande persona che ama il suo Paese".

Sempre sul social network è intervenuto sulla questione anche Julian Assange, fondatore di Wikileaks, che ha cinguettato: "Ho detto io a Donald Jr di pubblicare le email, possibilmente con noi".

Assange ha poi spiegato di aver contattato il figlio di Trump per chiedergli di pubblicare integralmente le mail con i suoi contatti russi. Solo due ore più tardi il primogenito del presidente avrebbe però deciso di renderle pubbliche autonomamente sul suo profilo.

(Redazione Online/F)

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