Continuano le proteste in Romania, dopo l'approvazione della legge che depenalizza i reati di corruzione.

Negli ultimi giorni sono scese in piazza almeno 300mila persone. Si tratta della più grande manifestazione contro il governo dai tempi della rivoluzione del 1989 che ha messo fine al regime di Ceauşescu.

Per i reati di corruzione è stato posto un limite di 44mila euro, al di sotto del quale non si applicherebbe il reato di abuso di potere.

In seguito alle polemiche, il ministro romeno per gli Affari e il commercio Florin Jianu si è dimesso, mentre l'opposizione centrista intende presentare una mozione di sfiducia contro l'esecutivo. Lo ha dichiarato il leader del Partito nazionale liberale, Raluca Turcan.

Dopo la grave crisi del 2015 che aveva portato alle dimissioni del governo e a nuove elezioni, i social-democratici, tornati al potere, devono affrontare una nuova emergenza politica.

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