“La Lettonia ha un passato recente legato alla vecchia Unione Sovietica. Dopo l’attacco ingiusto e crudele che ha subito l’Ucraina i lettoni rivivono i fantasmi del passato e le lotte per ottenere l’indipendenza”.

Roberto Meloni, 44 anni, nato ad Ardara, dal 2004 vive e lavora a Riga dove si è trasferito dopo la laurea in Lingue e letterature straniere all’Università di Sassari. Con la borsa di studio ottenuta con il programma Socrates è arrivato nella capitale lettone. Nella nuova realtà ha fatto molta strada: ha coltivato la passione per la musica diventando cantante e showman di grande successo. Conduce programmi televisivi, si dedica al doppiaggio, sono frequenti le sue incursioni negli ambiti del musical e del teatro. Tre anni fa ha ricevuto l'onorificenza di "Cavaliere dell'Ordine della stella d'Italia" che gli è stata conferita dal Presidente della Repubblica Mattarella.

Riga (foto Rais)
Riga (foto Rais)
Riga (foto Rais)

Nelle canzoni manifesta il suo forte legame con la Sardegna e la gratitudine all’altra “patria”. “Ritorno spesso nell’Isola, ho bisogno di coltivare le mie radici ma sono grato alla terra che mi ha accolto per le nuove opportunità. Ci sono affinità tra la Sardegna e la Lettonia. L’unico aspetto che le divide è il clima”.

Sulla nuova guerra in Europa aggiunge che “la Lettonia, che ha poco meno di due milioni di abitanti, il 28% dei quali di origine russa, si è subito stretta al popolo ucraino. Attraverso concerti e eventi artistici sono stati raccolti fondi per sostenere le comunità che hanno più bisogno di aiuto. C’è una grande solidarietà. Vengono inviati beni di prima necessità e giocattoli per i bambini. Sono state accolte molte famiglie, in fuga da città e villaggi devastati dal conflitto”.

La Lettonia, che è ormai una solida democrazia, confina con "vicini complicati" come Russia e Bielorussia: “I lettoni – spiega Roberto Meloni - considerano questo conflitto una vera e propria aggressione. All’inizio si è pensato che Putin potesse indirizzare le sue attenzioni anche verso gli Stati confinanti. Il Governo ha detto con chiarezza: ‘non vi preoccupate, siamo protetti. Nato e Unione europea sono per noi una garanzia di sicurezza’”.

Protesta contro la guerra (foto Rais)
Protesta contro la guerra (foto Rais)
Protesta contro la guerra (foto Rais)

Parole opportune che hanno dato forza e coraggio ai cittadini. In modo vigoroso i cittadini si sono mobilitati a favore del popolo ucraino con la consapevolezza che – come ha detto la premier dell’Estonia Kaja Kallas – “l’Ucraina sta combattendo per i valori in cui si fonda oggi la vita dei Paesi baltici”. Roberto Meloni sottolinea che “ogni giorno a Riga si svolge una manifestazione davanti all’ambasciata russa per chiedere il ritiro dei soldati dall’Ucraina e la fine dei bombardamenti. C’è una gigantografia di Putin  con le sembianze di uno scheletro sulla facciata del Museo della Scienza vicino alla sede diplomatica. Si avverte un sentimento di preoccupazione, che non è paura. I lettoni sono molto pacifici ma di fronte ai soprusi sanno reagire".

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