Il gruppo Wagner pubblica oggi sul suo canale Telegram una foto che ritrae il suo fondatore, Yevgeny Prigozhin, seduto in una tenda da campo su un letto in metallo tubolare - in mutande e maglietta - mentre saluta rivolto verso l'obiettivo.

Non è chiaro dove né quando la foto sia stata scattata, ma secondo il gruppo paramilitare russo l'immagine, "a cura del ministero della Difesa bielorusso", è stata scattata nel campo della Wagner in Bielorussia.

Il canale che l'ha pubblicata aveva inizialmente scritto “nei metadati della foto originale, la data di cattura è 12 giugno, 7.24”, salvo poi modificare il post poco dopo scrivendo “12 luglio”. Il file originale non risulta però reperibile in rete, quindi non è possibile verificare i metadati in maniera indipendente.

Un dettaglio porta a far pensare che quello potrebbe essere anche un sosia: Prigozhin infatti ha l’anulare della mano sinistra mutilato e quella mano nella foto è nascosta da uno zainetto.

Resta incerto il futuro del gruppo di mercenari. Putin ha persino messo in dubbio, dal punto di vista legale, l'esistenza stessa della divisione che per anni è stata il suo braccio armato non ufficiale non solo in Ucraina, ma anche in Libia, in Siria e in Repubblica Centrafricana. «La Wagner non esiste, non abbiamo una legge per le organizzazioni militari private», ha detto lo zar, mentre in seguito il Cremlino ha fatto sapere che si prenderà in considerazione la possibilità di garantire uno status giuridico alla compagnia, con l'obiettivo di portare i mercenari direttamente sotto il controllo di Putin.

Il presidente russo ha riferito inoltre di un tentativo di estromettere Prigozhin dalla guida dei mercenari. Proponendo un nuovo capo il cui nome di battaglia è "Sedoy", cioè "capelli grigi". A suo dire «la persona che è stata il loro vero comandante negli ultimi 16 mesi» (stando ad alcuni media si tratterebbe dell'ex colonnello Andrei Troshev).

Gli Stati Uniti comunque sostengono che, dopo il loro tentativo di ribaltare i vertici delle forze armate russe, i mercenari della Wagner non partecipino più "in misura significativa" agli scontri armati in Ucraina.

(Unioneonline/L)

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