All’Eurocamera passa a maggioranza la risoluzione che accoglie il piano di riarmo dell’Ue.

Come hanno votato i partiti italiani? La delegazione del Pd si è divisa: 11 astenuti, 10 favorevoli, nessun contrario. Hanno votato sì: Stefano Bonaccini, Antonio Decaro, Giorgio Gori, Elisabetta Gualmini, Giuseppe Lupo, Pierfrancesco Maran, Alessandra Moretti, Pina Picierno, Irene Tinagli e Raffaele Topo. Astenuti Nicola Zingaretti, Annalisa Corrado, Alessandro Zan, Brando Benifei, Dario Nardella, Matteo Ricci, Sandro Ruotolo, Camilla Laureti e gli indipendenti eletti nelle liste Pd Cecilia Strada e Marco Tarquinio. Annunziata, che dai tabulati risulta favorevole, ha corretto il voto dal sì all'astensione. 

Dal M5S, invece, voto contrario: «Durante l'ultima campagna elettorale per le europee avevo garantito che i nostri candidati, una volta eletti, sarebbero stati costruttori di pace. Ebbene, in Parlamento europeo è stata votata una risoluzione a favore del folle Piano di Riarmo da 800 miliardi di euro voluto da Von der Leyen e Giorgia Meloni. Il Movimento 5 Stelle ha votato no, in piena coerenza, in modo granitico e compatto», ha spiegato il leader pentastellato Giuseppe Conte. Contrari anche gli esponenti di Avs. 

Gli eurodeputati di Fratelli d'Italia hanno invece votato a favore ma, come il centrosinistra, anche il centrodestra italiano si è spaccato: oltre a FdI, anche Forza Italia sì è espressa per il sì, mentre la Lega ha espresso voto contrario. 

Fratelli d'Italia aveva proposto anche il cambio di nome al piano di riarmo, da ReArm Europe a Defend Europe, ma la mozione è stata respinta. 

(Unioneonline)

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