Altissima tensione in Israele.

A Gerusalemme migliaia di persone hanno partecipato ai funerali della reporter di Al-Jazeera Shireen Abu Akleh, uccisa durante uno scontro a fuoco fra miliziani palestinesi e un'unità militare israeliana, avvenuto due giorni fa nel campo profughi di Jenin, ma durante il corteo funebre si sono innescati violenti scontri.

Gli incidenti sono cominciati all'uscita del feretro dall'ospedale a Beit Hanina, quartiere arabo di Gerusalemme est, quando gli agenti hanno impedito che la bara della giornalista fosse issata in spalla da un gruppo di persone. Il feretro, sotto la carica degli agenti, è quasi caduto a terra

Dal canto loro, gli israeliani hanno spiegato che la polizia ha caricato in risposta a un lancio di pietre e di altri oggetti contro gli agenti.

Ma l’accaduto – ripreso da smartphone e telecamere – ha fatto il giro del mondo, suscitando reazioni indignate

A partire dalla Casa Bianca, che ha definito le immagini degli scontri "inquietanti". La portavoce Jen Psaki ha espresso il "rammarico" dell'amministrazione Biden e ha definito le violenze "un'intrusione in una processione pacifica".

"L'Unione europea è sconvolta", ha commentato invece l'Alto rappresentante per la politica estera Josep Borrell, condannando "l'uso sproporzionato della forza e il comportamento irrispettoso della polizia israeliana nei confronti dei partecipanti al corteo funebre".

Condanna anche in Italia, dove il segretario del Pd Enrico Letta ha scritto su Twitter che "nessuna spiegazione può giustificare questo scempio". 

(Unioneonline/l.f.)

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