Anche il Pakistan si schiera a favore dell'Iraq e definisce "illegittimo" il referendum del Kurdistan per l'indipendenza da Baghdad.

Islamabad ha espresso "profonda preoccupazione" dopo il voto del 25 settembre.

"Il referendum viola la Costituzione irachena e pertanto è illegittimo. Costituisce anche una minaccia per la pace e la sicurezza dell'Iraq e dell'intera regione", ha detto il portavoce del ministero degli Esteri di Islamabad, Nafees Zakaria, citato dai media locali.

Una posizione, sottolinea Zakaria, in linea con quella dei "Paesi vicini" (soprattutto Turchia e Iran) e della "comunità internazionale" che effettivamente, tramite il segretario generale dell'Onu Antonio Guterres e il presidente degli Stati Uniti Donald Trump, si sono detti contrari a un voto "destabilizzante".

"Confermiamo il nostro pieno sostegno al governo e al popolo iracheno - ha detto il portavoce - Siamo molto preoccupati per i tentativi volti a compromettere l'integrità territoriale dell'Iraq e di qualsiasi altro Paese della regione".

Al referendum il "sì" ha trionfato con più del 92% dei voti.

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