Nuova bufera sulla famiglia reale spagnola.

Re Felipe VI ha infatti dovuto correre ai ripari per evitare un nuovo scandalo: la colpa è di presunte attività illecite del padre Juan Carlos, che nel 2014 gli ha ceduto lo scettro ritirandosi a vita privata.

Felipe ha infatti dovuto togliergli la pensione, 194mila euro di fondi pubblici, per via di un'inchiesta aperta dalla magistratura svizzera.

All'attenzione degli inquirenti una tangente di 100 milioni di dollari arrivati dal Ministero delle Finanze dell’Arabia Saudita e destinati a due enti, la Fondazione Zagatka e la Fondazione Lucum, che vedono tra i beneficiari il re emerito Juan Carlos e, dopo di lui, anche Felipe e la figlia Leonor.

La Lucum, con sede a Panama, vede il re emerito come primo beneficiario, mentre la Zagatka, fondata in Liechtenstein, ha Juan Carlos come terzo beneficiario dopo il proprietario Álvaro de Orlenas e i suoi figli. Felipe non sarebbe stato a conoscenza dell’esistenza della Zagatka, mentre ha saputo della Lucum nella primavera 2019 quando è corso ai ripari rivolgendosi a un notaio per dissociare il suo nome e quello della figlia da qualsiasi provente derivante dalle attività della società.

"In relazione alle notizie apparse sulle entità denominate Fondazione Zagatka e Fondazione Lucum – spiega il re in un comunicato - Sua Maestà disconosce la sua presunta designazione come beneficiario".

Il re, inoltre, ha deciso di rinunciare alla sua eredità e a qualsiasi attività finanziaria "la cui origine, caratteristiche o finalità potrebbero non essere in consonanza con la legalità o con i criteri di rettitudine e integrità che regolano la sua attività istituzionale e privata e che devono ispirare l’attività della Corona".

(Unioneonline/v.l.)
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