Re Carlo III ha rinnovato oggi solennemente il suo impegno di fedeltà al modello di "governo costituzionale" britannico nel palazzo di Westminster, sede del Parlamento, per la prima volta dalla proclamazione sul trono dopo la morte della regina Elisabetta.

Il sovrano, con la regina consorte Camilla al fianco, dopo i messaggi di condoglianze degli speaker delle due Camere per la sovrana, ha ricordato "la dedizione insuperabile" della sua "amata madre" al Paese e ai propri doveri, ripromettendosi di seguirne le orme. Poi, citando ancora una volta Shakespeare, l'ha definita "modello di vita di tutti i principi".

Ad aprire la cerimonia è stato lo speaker della Camera dei Lord, il barone McFall di Alcluith, che ha definito Elisabetta "una guida ma anche al servizio del popolo". Mentre lo speaker dei Comuni, Sir Lindsay Hoyle, ha esordito ricordando "la nostra sovrana signora", la cui perdita si fa sentire in tutto il mondo, nel Regno Unito e nell'intero Commonwealth, "a cui lei si è dedicata così tanto".

Dopo la lettura dei discorsi nella Westminster Hall, la parte più antica del Parlamento britannico, tutti i presenti si sono alzati in piedi per ascoltare in un’atmosfera solenne l'inno nazionale, diventato “God Save the King”.

Carlo ha fatto il suo ingresso accolto da uno squillo di trombe ed è stato ricevuto solennemente da una vasta rappresentanza delle due Camere, riunite in una sala dell'ala dell'edificio occupata dalla Camera dei Lord. Tutti i presenti erano vestiti a lutto o con costumi tradizionali nel caso dei funzionari dello staff e di alcuni pari del Regno. Nelle prime file, fra gli altri, erano seduti in nero gli ex primi ministri Theresa May e Boris Johnson, entrambi tuttora deputati. 

(Unioneonline/D)

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