Nuovo attacco dell’aviazione militare israeliana nella notte contro terroristi di Hamas che operavano in un centro di comando e controllo situato nell'ospedale Shuhada al-Aqsa, nella zona di Deir al Balah, nella Striscia di Gaza centrale. Lo rende noto su Telegram l'esercito (Idf), aggiungendo che «il centro di comando e controllo veniva utilizzato dai terroristi di Hamas per pianificare ed eseguire attacchi terroristici contro le truppe dell'Idf e lo Stato di Israele».

Secondo l'ufficio stampa del governo di Hamas, come riporta la Cnn, almeno tre persone sono state uccise e altre 40 sono rimaste ferite. Secondo il gruppo filo-iraniano, si tratta della settima volta che il campo all'interno dell'ospedale al-Aqsa di Deir al-Balah viene colpito da gennaio. Hamas ha inoltre invitato la comunità internazionale a fare pressione su Israele affinché cessi gli attacchi contro i civili. 

E mentre l'agenzia di stampa palestinese Wafa ha riferito che 5 bambini sono rimasti uccisi in un attacco aereo nella zona di al Shati, nel sud-ovest di Gaza, l'agenzia turca Anadolu rende noto, citando fonti mediche, che «almeno 18 persone sono morte in un raid israeliano contro gli alloggi scolastici nel campo profughi di Nuseirat», nella Striscia di Gaza centrale.

Nella serata di ieri un drone di Hezbollah era invece riuscito a bucare i sistemi di difesa aerea israeliani colpendo un edificio e ferendo 67 persone, di cui 4 in gravi condizioni, vicino a Binyamina, nella zona di Ramot Menashe del distretto settentrionale di Haifa. È il numero più alto di feriti in un singolo incidente dal massacro del 7 ottobre con le sirene d'allarme che non sono scattate e l'Idf che sta indagando sull'incidente.

L'esercito stima che il velivolo senza pilota potesse far parte di uno sciame che ha attivato l'allarme nell'area di Nahariya e da lì il drone sia riuscito a penetrare nell'area, a una distanza di 60 chilometri dal confine con il Libano.

Al momento sull’episodio l'Idf non ha fornito ulteriori dettagli mentre Hezbollah ha rivendicato «il lancio su una base israeliana a sud di Haifa», precisando di aver voluto tendere un'imboscata ai soldati israeliani alla frontiera con il Libano.

Intanto il ministro della Difesa israeliano Yoav Gallant ha definito il perimetro delle operazioni di terra e dei raid aerei mirati contro l'organizzazione sciita filoiraniana: «Le operazioni dell'Idf si estendono da Beirut, alla Valle della Beqaa e a tutto il Libano. Stiamo intensificando i nostri sforzi lungo il confine e continueremo finché non saranno raggiunti tutti gli obiettivi operativi».

Intanto gli “incidenti” diplomatici sono continui: oltre ai cinque caschi blu dell'Unifil colpiti da armi da fuoco, ieri la Croce Rossa ha riferito che diversi dei suoi soccorritori sono rimasti feriti in un attacco ad un'abitazione nel sud del Libano dove erano stati inviati "in coordinamento" con la missione dell'Onu.

(Unioneonline)

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