«Ci rammarichiamo per ogni perdita di vite umane in questa guerra. Forniamo armi all'Ucraina affinché possa difendere il suo territorio sovrano contro l'aggressione armata, anche in Crimea che, ovviamente, fa parte dell'Ucraina».

Così il portavoce del Dipartimento di stato Usa Matthew Miller ha risposto a una domanda sulla minaccia di conseguenze da parte di Mosca per l'attacco di Kiev effettuato con armi americane a Sebastopoli.

Un raid che ha provocato vittime civili, tra cui bambini, e che ha portato il Cremlino a puntare il dito contro gli Stati Uniti, bollati come «responsabili» degli attacchi, in quanto fornitori dei missili Atacms utilizzati per bombardare la Crimea, penisola annessa al territorio russo dieci anni fa, ma che l’Ucraina continua a considerare parte integrante del proprio territorio. 

(Unioneonline)

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