Alcune esplosioni si sono verificate in diverse località della Crimea, la penisola strappata all’Ucraina e annessa dalla Russia 10 anni fa. Si è trattato, ha detto il governatore Mikhail Razvozhaev, di raid condotti dall’esercito di Kiev, che hanno colpito anche la città di Sebastopoli, provocando la morte di cinque civili, tra cui bambini. Si contano anche più di cento feriti. Il ponte di Kerch che collega la Crimea alla Russia, inoltre, è stato bloccato. 

Il ministero della Difesa russo ha attribuito la responsabilità dell'attacco mortale a Sebastopoli, che sarebbe stato condotto con missili Atacms, agli Stati Uniti. «Tutte le specifiche di volo per l'uso degli Atacms sono inserite dagli specialisti Usa sulla base dei propri dati di ricognizione satellitare. Per questo motivo la responsabilità dell'attacco missilistico deliberato contro i civili a Sebastopoli ricade innanzitutto su Washington che ha fornito queste armi all'Ucraina, e sul regime di Kiev, dal cui territorio è stato effettuato l'attacco», ha affermato il ministero, aggiungendo che «tali azioni non resteranno impunite».

(Unioneonline)

© Riproduzione riservata