Raid aereo su Beirut, Israele: «Difficile credere che Nasrallah sia ancora vivo»
Netanyahu all’Assemblea Generale Onu: «Le Nazioni Unite? Una palude antisemita»Per restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
«È difficile credere che (Nasrallah) sia ancora vivo». È quanto ha riferito al Jerusalem Post un funzionario israeliano, riferendosi al massiccio raid aereo di ieri sera sul quartier generale centrale di Hezbollah a Beirut. Il leader del movimento, stando alle parole del funzionario «era uno degli obiettivi dell’attacco».
A consolidare le convinzioni israeliane anche le dichiarazioni di una fonte vicina a Hezbollah, secondo cui Nasrallah, non è raggiungibile dopo l’attacco. Le forze israeliane (Idf) hanno però confermato l'uccisione del responsabile dell’unità missilistica di Hezbollah nel sud del Libano Muhammad Ali Ismail, e del suo vice, Hussein Ahmad Ismail. Secondo i media libanesi il bilancio sarebbe di almeno 6 morti e più di 90 feriti.
Hezbollah invece non si è espresso sulla possibile uccisione di Nasrallah, anche se i media legati ai Guardiani della Rivoluzione dell'Iran hanno sostenuto che il leader sarebbe «vivo e in un luogo sicuro». Nella notte sono proseguiti i raid su Beirut, che hanno colpito tra l'altro impianti di produzione di armi di Hezbollah.
All'Assemblea Generale Onu, Netanyahu ha attaccato Teheran, spiegando che «Israele è stato costretto a difendersi su sei fronti sostenuti dall'Iran. Se ci attaccate, vi colpiremo». Il premier israeliano ha assicurato che lo Stato ebraico continuerà gli attacchi in Libano «finché non raggiungeremo i nostri obiettivi». Poi l’attacco alle Nazioni Unite, definite una «palude antisemita» e una società «terrapiattista e anti-israeliana».
(Unioneonline/v.f.)