L'Unione europea starebbe valutando la possibilità di lanciare una missione navale per scortare il passaggio delle navi di grano dall'Ucraina attraverso il Mar Nero, infestato da mine e presidiato da navi e sottomarini russi. 

La questione del grano bloccato (per la quale Mosca invece accusa Kiev) è stata al centro anche dell’ultimo colloquio tra Mario Draghi e Vladimir Putin, con il leader di Mosca che ha sollecitato, per imprimere una svolta allo stallo, la rimozione delle sanzioni a Mosca. 

Secondo quanto filtra, la crisi del grano sarà sul tavolo dei prossimi incontri al vertice a Bruxelles della prossima settimana. 

Ma in un colloquio tra Putin, Emmanuel Macron e Olaf Scholz, il numero uno del Cremlino si è detto disponibile cercare “una soluzione”. 

Non solo: Putin ha anche dichiarato che la Russia è disponibile a “riprendere il dialogo con Kiev”, avvisando però l’Occidente che il continuo rifornimento di armi all’Ucraina rischia di creare una ulteriore escalation. 

Disponibilità a riprendere i negoziati anche da Kiev, ma il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha ribadito: “Voglio trattare direttamente con Putin”.

Intanto, le truppe russe continuano la loro offensiva, soprattutto a est. Zelensky però ribadito che “il Donbass “sarà di nuovo Ucraina”, pur ammettendo che la situazione ora è “molto difficile. Ecco perché dobbiamo aumentare le nostre difese, aumentare la resistenza. E anche se la Russia porterà tutta la sofferenza e la distruzione nel Donbass noi ricostruiremo ogni città, ogni comunità". 

Il momento potrebbe essere cruciale dopo che i militari di Mosca hanno preso il controllo del centro di Lyman, importante snodo ferroviario, e stanno stringendo la morsa sulle città più importanti ancora in mano ucraina. Severodonetsk è quasi totalmente circondata e semidistrutta dai raid.

(Unioneonline)

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La giornata di ora in ora:

Kiev: “Possiamo affondare tutta la flotta russa”

“Finora ci sono stati dati così tanti missili Harpoon che possiamo affondare l'intera flotta (russa,

ndr) del mar Nero". Lo ha detto il portavoce dell'amministrazione militare di Odessa Sergey Bratchuk citato dall'agenzia Unian. Nei giorni scorsi il ministero della Difesa ucraino aveva

annunciato l'arrivo dei missili anti nave Harpoon forniti da Danimarca, Regno Unito e Olanda e obici semoventi M109 da 155 mm.

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Zelensky: “Negoziato solo con Putin”

"La domanda non è cosa voglio negoziare con lui (Putin, ndr), la questione è che non c'è nessun altro con cui negoziare. Ha costruito uno stato in cui nessuno decide nulla. Pertanto non importa che cosa dica il ministro degli Esteri. Non importa se manda una delegazione a parlare con noi. Tutta questa gente non è nessuno, purtroppo". Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky all'emittente olandese Nieuwsuur a proposito di eventuali colloqui diretti con il presidente russo, riferisce l'agenzia Unian.

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Di Maio: “Escludo la pace breve”

"Escludo che in poche settimane si possa raggiungere la pace. Non è un percorso breve né facile ma non ci deve fermare nell'obiettivo di raggiungerlo". Lo ha detto il ministro degli Esteri Luigi Di Maio intervenendo al forum “In masseria” a Manduria. 

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Putin: “Pronti a riprendere il dialogo con Kiev”

"La Russia è pronta a riprendere il dialogo con l'Ucraina": lo ha detto, secondo quanto rende noto il Cremlino citato da Interfax, il presidente russo Vladimir Putin nel corso della telefonata col presidente francese Emmanuel Macron e il cancelliere tedesco Olaf Scholz.

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Putin avverte: “Basta armi occidentali a Kiev”

“La fornitura di armi all'Ucraina da parte dell'Occidente rischia di creare una ulteriore destabilizzazione": lo afferma il presidente russo Vladimir Putin.

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Grano bloccato, Putin sente Macron e Scholz

Il presidente russo Vladimir Putin ha discusso della situazione in Ucraina con il presidente francese Emmanuel Macron e con il cancelliere tedesco Olaf Scholz. Lo fa sapere il Cremlino, precisando che il leader russo ha spiegato che la Russia è pronta a facilitare soluzioni per l'esportazione senza ostacoli del grano, incluso quello ucraino, dai porti sul Mar Nero.

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Processo di Norimberga per i militari ucraini dell’Azovstal

Un tribunale in stile Norimberga per processare i militari ucraini evacuati dall'acciaieria Azovstal.

Sarebbe questo il progetto a cui stanno pensando i russi in alternativa allo scambio di prigionieri e che servirebbe, tra l'altro, a giustificare l'invasione dell'Ucraina ai fini della “denazificazione” ripetutamente invocata da Mosca. "Stiamo progettando di organizzare un tribunale internazionale sul territorio della repubblica" ha affermato Denis Pushilin, leader della Repubblica popolare di Donetsk, riporta il Guardian.

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In Ucraina i nuovi obici americani

L'Ucraina ha ricevuto una nuova e più potente versione degli obici semoventi americani M109 da 155 mm: lo ha annunciato su Facebook il ministro della Difesa, Oleksii Reznikov. Lo riporta l'agenzia Ukrinform. "Sono lieto di annunciare la notizia: la nostra artiglieria da 155 mm è in fase di rifornimento. L'Ucraina ha già ricevuto una variante aggiornata degli obici M109. È un equipaggiamento di alta qualità. E la consegna è il risultato della cooperazione tra diversi Paesi", ha scritto Reznikov.

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Grano bloccato nei porti, l’Ue valuta missione navale

L'Unione europea sta valutando la possibilità di lanciare una missione navale per scortare il

passaggio delle navi di grano dall'Ucraina attraverso il Mar Nero, infestato da mine e presidiato da navi e sottomarini russi. Lo riporta El Pais citando fonti europee in vista del vertice di lunedì a Bruxelles dove, ricorda il quotidiano spagnolo, sarà affrontata la crisi del grano.

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Blocco dei porti, Mosca: “Falsità”

Le accuse contro la Russia sul blocco dei porti ucraini nel Mar Nero e nel Mar d'Azov sono senza

fondamento: lo ha affermato oggi il ministero degli Esteri russo, secondo quanto riporta Interfax.

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I russi controllano la città di Lyman

L’esercito russo ha il pieno controllo della città di Lyman, nell'Ucraina orientale. Lo hanno comunicato fonti inglesi e i vertici militari hanno poi confermato la conquista della città da parte delle truppe di Mosca.

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Sale a 242 il bilancio bambini morti, 440 i feriti

È salito a 242 il numero dei bambini ucraini morti dall'inizio dell'invasione russa, mentre 440 sono rimasti feriti. Lo riferisce la Procura generale di Kiev, citata dal Kyiv Independent.

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Kiev, 30.000 soldati russi uccisi dall'inizio della guerra

Sono circa 30.000 i soldati russi uccisi in Ucraina dall'inizio dell'invasione, secondo l'esercito di Kiev. Nel suo aggiornamento sulle perdite subite finora da Mosca, l'esercito ucraino indica che dopo 94 giorni di conflitto si registrano anche 207 caccia, 174 elicotteri e 503 droni abbattuti. Inoltre le forze di Kiev affermano di aver distrutto 1.330 carri armati russi, 628 pezzi di artiglieria, 3.258 veicoli blindati per il trasporto delle truppe, 116 missili da crociera, 203 lanciamissili, 13 navi, 2.226 tra veicoli e autocisterne per il trasporto del carburante e 93 unità di difesa antiaerea.

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Kiev, ritirata russa nell'area di Severdonetsk

L'esercito russo ha subito perdite significative ed è stato costretto a ritirarsi nell'area di Severdonetsk, Toshkivka e Oskolonivka, nella regione ucraina del Lugansk (est): lo afferma su Telegram il capo dell'amministrazione militare regionale ucraina, Serhii Gaidai, secondo quanto riporta l'agenzia Ukrinform. Gaidai ha sottolineato che i russi sono stati costretti a indietreggiare nelle loro posizioni precedenti e un altro ponte tra Severdonetsk e Lysychansk è stato danneggiato.

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