Uno tra i principali attori birmani, il 24enne Paing Takhon, sostenitore delle proteste anti golpe, è stato arrestato oggi dalle forze di sicurezza del Paese: lo riportano i media locali, secondo cui la giunta sta dando la caccia in questi giorni a oltre 100 personalità dello spettacolo che si sono schierate contro i militari.

Paing Takhon, che oltre a partecipare alle proteste personalmente era anche attivo sui social prima che le autorità chiudessero i suoi account, è stato arrestato mentre si trovava a casa di sua madre nell'area di North Dagon a Yangon.

Intanto i militari hanno pubblicato una lista di circa 120 personaggi dello spettacolo ricercati.

IL BILANCIO - Il bilancio dei morti dall'inizio delle proteste anti golpe in Birmania ha nel frattempo sfiorato quota 600, come riporta l'Associazione per l'assistenza ai prigionieri politici (Aapp).

Secondo l'organizzazione non profit per la difesa dei diritti umani basata in Thailandia, nella giornata di mercoledì sono state uccise 12 persone, mentre altre cinque che avevano perso la vita nei giorni scorsi ma non erano state conteggiate sono state aggiunte al totale: i nuovi dato portano il totale delle vittime a quota 598. Attualmente, inoltre, 2.847 persone sono in carcere.

IL CASO "LONDRA" - Il ministero degli Esteri britannico ha nel frattempo detto di essere stato informato dalle autorità birmane della fine del mandato dell'ambasciatore birmano nel Regno Unito, estromesso ieri sera dalla sua rappresentanza dall'addetto militare.

"Dobbiamo dunque accettare la decisione presa dal governo birmano in merito alle funzioni di Kyaw Zwar Minn", ha detto il ministero in un comunicato.

(Unioneonline/v.l.)
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