Plebiscito per Joe Biden in South Carolina dove ha conquistato le primarie democratiche con oltre il 96% delle preferenze. «Il South Carolina ha parlato - ha scritto il presidente Usa su X - e non ho dubbi che ci abbia messo sulla strada per vincere di nuovo la presidenza e sconfiggere ancora una volta Donald Trump».

Una vittoria ampiamente prevista ma che, grazie alla larghissima maggioranza, proietta il presidente direttamente verso la nomination e, con tutta probabilità, una nuova sfida contro il tycoon al voto di novembre. Una vittoria che non poteva essere più netta, con il 40% dei voti scrutinati per il presidente c'è stato quasi un plebiscito: il 96,6% contro l'1,9% della scrittrice Marianne Williamson e l'1,4% del deputato Dean Phillips. Il test delle primarie in South Carolina, che non a caso quest'anno è stato preferito al New Hampshire come il primo Stato ad ospitare le consultazioni dei democratici, è servito alla campagna di Biden anche per verificare l'appeal del presidente presso l'elettorato nero. Dopo mesi di sondaggi che hanno mostrato una percentuale crescente di elettori neri delusi dall'amministrazione queste primarie fanno tirare un sospiro di sollievo alla campagna.

La prossima tappa per i democratici sarà il 6 febbraio in Nevada, dove due giorni dopo si affronteranno i candidati repubblicani, Trump e Nikki Haley. Quindi il 24 febbraio sarà la volta del Grand old party in South Carolina, dove l'ex governatrice giocherà in casa. Tre giorni dopo il 27, il Michigan ospiterà le primarie dei dem, mentre i caucus dei repubblicani si svolgeranno il 2 marzo. Fino ad arrivare al Super Tuesday, il 5 marzo, quando voteranno 16 Stati, fra i quali l'Alabama, la California, il Colorado, il Texas, il Minnesota, il Massachusetts, la Virginia e il North Carolina. 

(Unioneonline/s.s.)

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