Prima vittoria per il mondo agricolo che sta protestando in tutta Europa contro le politiche Ue. L’Unione europea ha deciso di ritirare la proposta di legge sui pesticidi avversata dagli agricoltori.

Lo ha annunciato la presidente della Commissione Ursula Von der Leyen: «I nostri agricoltori meritano di essere ascoltati, so che sono preoccupati per il loro futuro ma sanno anche che l’agricoltura deve passare a un modello di produzione più sostenibile, in modo che le aziende rimangano redditizie negli anni a venire», ha detto, annunciando il ritiro di una proposta «diventata simbolo di polarizzazione». e sottolineando che in futuro sarà fatta «una nuova proposta, più matura».

Von der Leyen si è a lungo soffermata sulle proteste degli agricoltori: «Si sentono messi all’angolo, sono i primi a risentire degli effetti del cambiamento climatico, siccità e inondazioni hanno distrutto i raccolti e minacciato il bestiame. Risentono dell’impatto della guerra in Ucraina. L'inflazione, l'aumento del costo dell'energia e dei fertilizzanti. Ciononostante, lavorano duramente ogni giorno per produrre il cibo di qualità che mangiamo. Per questo, dobbiamo loro apprezzamento, ringraziamento e rispetto», ha sottolineato.

Il ritiro del regolamento dei pesticidi è un «punto di apertura importante, la prima proposta parzialmente positiva che sentiamo nell’ultimo periodo», afferma Danilo Calvani, leader del Comitato degli agricoltori traditi Cra. «Un primo punto a favore delle nostre proposte, siamo sulla strada giusta – prosegue – ma la nostra protesta va avanti. Noi vogliamo i fatti e chiediamo l’annullamento di tutti i patti bilaterali con Paesi extra Ue che ci stanno uccidendo».

(Unioneonline/L)

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