Impennata nel bilancio delle vittime da coronavirus del Regno Unito, che oggi è salito a quota 26.097 diventando terzo Paese al mondo in cifra assoluta alle spalle di Usa e Italia.

Il boom è dovuto all'inserimento nel conteggio dei decessi avvenuti nelle case di riposo e a vecchi casi che ancora non erano stati diagnosticati: ben 3.811 morti accumulatisi nelle scorse settimane e ancora non censiti, che si aggiungono alle 785 vittime conteggiate nelle ultime 24 ore.

Quanto ai contagi, sono circa 165mila, con un aumento quotidiano che negli ultimi giorni si attesta intorno alle 4mila unità, il doppio dei numeri italiani.

Yvonne Doyle, direttore sanitario del Public Health England, organismo incaricato del nuovo conteggio ha dichiarato che "ogni morto è una tragedia" sottolineando tuttavia quanto sia "vitale" aggiornare il bilancio della pandemia nel Paese e recuperare le numerose vittime non contate nelle settimane scorse per avere un quadro preciso dell'impatto dell'emergenza.

Un impatto ancora forte, che al momento non consente di passare una fase 2: "Pazienza - predica il numero 2 del governo Dominic Raab - prima di pensare a una seconda fase dobbiamo essere sicuri di evitare un secondo picco che provocherebbe molti più morti, oltre che un'ulteriore sofferenza economica".

(Unioneonline/L)
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