Taiwan «è il fulcro degli interessi fondamentali della Cina» e le sue attività separatiste «stimoleranno ulteriormente le nostre contromisure». Con queste parole il ministro della Difesa cinese Li Shangfu ha ribadito che Pechino «non promette di rinunciare all'uso della forza» riguardo all’isola che ritiene parte «inalienabile» del territorio della Repubblica popolare.

La Cina, ha osservato Li nel suo discorso allo Shangri-La Dialogue in corso a Singapore, dunque «non esiterà» a prendere le relative contromisure «se verrà perseguita l'indipendenza di Taiwan e salvaguarderà la sua sovranità ad ogni costo», assicurando che la «riunificazione ci sarà».

Le dichiarazioni arrivano in concomitanza con l’incontro ravvicinato nello Stretto di Taiwan tra una nave cinese e un cacciatorpediniere Usa, che hanno sfiorato la collisione.

«Restiamo preoccupati per le attività sempre più rischiose e coercitive dell'esercito popolare di liberazione nella regione, anche negli ultimi giorni», ha detto il portavoce del Pentagono Pat Ryder, che è con il segretario alla Difesa americano Lloyd Austin, presente anch'egli allo Shangri-Dialogue, il forum annuale sulla sicurezza di Singapore.

(Unioneonline/l.f.)

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