La custodia cautelare in carcere di Patrick Zaki – lo studente dell'Università "Alma Mater" di Bologna in prigione in Egitto da oltre un anno e mezzo con l'accusa di propaganda sovversiva su internet - "è stata rinnovata".

Lo ha reso noto una sua legale, Hoda Nasrallah, che non è stata in grado però precisare per quanti giorni: questo verrà notificato "domani o dopodomani".

L’ultima udienza è stata convocata un po' prima dello scadere del mese e mezzo previsto dopo l'ultima seduta, che si è svolta il 12 luglio.

Si tratta dunque ora di apprendere se l'ennesimo prolungamento sarà, come di norma, di 45 giorni o meno.

Il giovane venne arrestato il 7 febbraio 2020, ossia più di 18 mesi fa, ma la custodia cautelare al Cairo può durare due anni con possibilità di prolungamenti se, durante le indagini, emergono nuovi elementi d'accusa. Se si andrà a processo, secondo Amnesty International il ricercatore rischia fino a 25 anni di carcere.

Le accuse a suo carico sono basate su dieci post di un account Facebook che i suoi avvocati considerano curato da un'altra persona ma che, secondo l’accusa, hanno configurato fra l'altro la "diffusione di notizie false", "l'incitamento alla protesta" e "l'istigazione alla violenza e ai crimini terroristici".

Se si andrà a processo, secondo Amnesty International, l’attivista per i diritti umani e civili rischia fino a 25 anni di carcere.

(Unioneonline/F)

© Riproduzione riservata